CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Conferenza stampa Sel: si prosegua il cammino delle riforme incidendo sulla legge elettorale regionale e sul contenimento delle spese; l’Anci non può essere governata a colpi di schieramento politico; la Keller va difesa a tutti i costi.
Cagliari, 8 settembre 2011 - “Siamo per tutte le soluzioni
bipartisan. L’unica che non ci piace è quella di decidere di non fare nulla”. Il
capogruppo di Sel-Comunisti-Indipendentistas in Consiglio regionale, nonché
dirigente di Sinistra Ecologia e Libertà, Luciano Uras ha invitato alla rapida
continuazione del percorso di riforma istituzionale avviato con l’approvazione
in Prima Commissione del testo di legge sul calo del numero dei consiglieri
regionali. Ritenendo 50 una dimensione accettabile di garanzia di
rappresentanza, Uras ha chiesto che una delegazione sarda lavori in Parlamento
perché si attivi subito la procedura di riforma costituzionale. Contestando la
scelta di deputati e senatori di rendere lieve il ridimensionamento delle loro
prerogative, Uras, ricordando l’impegno in tal senso assunto dalla Presidente
del Consiglio regionale Claudia Lombardo, ha sollecitato una legge ordinaria per
la riduzione delle spese e l’esclusione dei contributi pubblici per i vitalizi.
Come presidente della Commissione d’Inchiesta sulla mancata applicazione delle
leggi, Uras ha detto di aver formalmente sollecitato il presidente della Regione
Ugo Cappellacci a fornire la mappa delle retribuzioni dei dirigenti
dell’amministrazione, degli enti e delle agenzie “raddoppiate, se non
triplicate, nell’arco degli ultimi sette anni”.
Inoltre, Uras ha chiesto che si incida sulla legge elettorale, a cominciare
dalla cancellazione del “listino dei nominati”. Il segretario regionale di Sel
Michele Piras ha aggiunto che bastano pochi correttivi per razionalizzare le
assemblee democratiche e rilanciarne l’autorevolezza. Ha ricordato la linea
nazionale del partito a sostegno del referendum abrogativo del vigente sistema
elettorale per il Parlamento. Pur non essendo favorevole al ripristino dei
collegi uninominali e di una quota di seggi assegnata proporzionalmente, Piras
ha sottolineato l’importanza che si torni a discutere della rappresentanza
democratica superando una lunga inerzia. La linea è stata totalmente condivisa
dal sindaco di Cagliari Massimo Zedda.
Per quanto riguarda le polemiche legate all’elezione del presidente dell’Anci, i
dirigenti di Sel hanno precisato che l’associazione dei comuni non può essere
governata “a colpi di schieramento politico”. Di sicuro, ha spiegato Piras, il
centrosinistra negli ultimi sei mesi non ha mai affrontato il tema: “La
composizione si poteva trovare su una proposta corale se ci fosse stato un
percorso fondato su una idea politica generale”.
Infine, Uras ha rimarcato le emergenze soffermandosi sulla lotta dei lavoratori
della Keller: “E’ una questione di principio. La gestione di Trenitalia è
finalizzata a colpire questa azienda, considerata una eccellenza anche
all’estero, da difendere a tutti i costi”. (MM)