CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Interpellanza dell’on. Efisio Planetta (Psd’Az) “sul progetto per la costruzione della centrale a bio-masse della società Agripower Buddusò Srl alla luce degli esiti del referendum popolare svoltosi a Buddusò il 16 gennaio del 2011”
Cagliari, 26 luglio 2011 - “Il progetto per la realizzazione di un
impianto di bio-masse a Buddusò dovrebbe essere sottoposto ad ulteriori
verifiche industriali ed ambientali, assicurando il rispetto della volontà
popolare espressa dal referendum del gennaio scorso”.
Lo sostiene, in una interpellanza, il consigliere regionale del Psd’Az Efisio
Planetta secondo le quale le verifiche da parte della regione appaiono quanto
mai “necessarie”. In primo luogo, ha sottolineato fra l’altro l’esponente
sardista, perché il progetto non contiene un “piano per lo smaltimento delle
ceneri, che lo stabilimento dovrebbe produrre in quantità ingente, dai 3 ai 5
quintali l’ora”. Non è un caso, per quanto riguarda questo aspetto, che la
stessa società (la Agripower Buddusò Srl, partecipata al 91% dalla Agripower e
per la resta quota da una controlla della Deutsche Bank con sede in Gran
Bretagna), sta realizzando un impianto di caratteristiche analoghe e con
identiche carenze nelle Marche, a Schieppe di Orciano in provincia di Pesaro,
nonostante il pronunciamento contrario della popolazione locale attraverso un
referendum promosso da un comitato di cittadini.
L’impianto quindi, afferma ancora l’on. Planetta, nasce con una grande lacuna
che giustifica la forti preoccupazioni della comunità buddusoina, per un
impianto che impatterebbe in modo molto pesante sul suo territorio: “il sito
industriale si dovrebbe estendere in un’area di 5 ettari a soli 2 Km dal centro
abitato e restare in funzione 24 ore su 24, bruciando cippati (legni tritati) e
paglie prelevati nel territorio circostante, in un raggio di 70 Kilometri. In
altre parole, non è stata fornita alcuna garanzia sullo smaltimento degli scarti
di lavorazione rendendo concreto il rischio di una elevatissima diffusione
nell’ambiente di polveri sottili altamente inquinanti e pericolose per la
salute. Non solo, in considerazione di una normale valutazione di impatto
ambientale, va considerato anche il fatto che il comune di Buddusò si appresta
ad ospitare sul suo territorio un parco eolico di grandi dimensioni.”
Queste ed altre considerazioni, con particolare riferimento alle ricadute
occupazionali ancora in buona parte indefinite per l’impianto Agripower “a
regime” hanno spinto oltre il 60% della popolazione di Buddusò, conclude l’on.
Planetta, “a pronunciarsi contro la realizzazione del progetto sul quale, a
prescindere dalle problematiche strettamente giuridico-amministrative, ritengo
che la Regione debba svolgere ulteriori verifiche ed approfondimenti. Anche
perché non vorremmo che in Sardegna, terra purtroppo non nuova ad episodi di
speculazione e colonizzazione energetica, si ripetesse quanto accaduto nelle
Marche dove la Regione, a fronte della consultazione della popolazione
interessata, ha consentito la prosecuzione del progetto senza curarsi affatto
della volontà espressa dai suoi cittadini”.
(A.F.)