CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Interrogazione Idv sui gravi danni subiti dagli allevamenti a causa della peste suina: il caso della Tecno Pig di Bottidda
Cagliari, 22 luglio 2011 - Il rischio che un’azienda modello della
zootecnia sarda, la Tecno Pig di Bottidda, vada in crisi irreversibile è
denunciato con una interrogazione urgente dal gruppo dell’Italia dei Valori in
Consiglio regionale, primo firmatario Daniele Secondo Cocco. Dal 15 giugno è
bloccata la commercializzazione dei maiali che l’azienda alleva per alcuni casi
di peste suina riscontrati nel Goceano. Nonostante la Tecno Pig non sia
interessata dal contagio alla luce di un costante controllo certificato, il
proprietario non ha ancora ottenuto una deroga alle misure sanitarie disposte in
quanto la procedura prevede, in ultima istanza, una valutazione dell’Unione
europea e, in particolare, del Comitato di sanità animale. Il fatto
preoccupante, rileva l’Idv, è che la questione sarà affrontata nella prossima
riunione convocata a settembre. Qualunque decisione rischia, quindi, di arrivare
troppo tardi perché l’interruzione del ciclo produttivo ha già portato:
all’ammassamento di oltre 7800 maiali, parte dei quali ha superato il limite di
vendita dei 115 Kg.; all’aumento dei costi per l’alimentazione e per le cure
veterinarie; al calo del profitto per la mancata macellazione settimanale di
almeno 300 capi. Il perdurare del blocco costringerebbe la Tecno Pig a mandare
all’inceneritore delle bestie sane, a licenziare dipendenti, e, più in generale,
a far aumentare l’importazione in Sardegna di carni che potrebbero non essere
state rigorosamente controllate.
L’Italia dei Valori chiede agli assessori regionali della Sanità e
dell’Agricoltura, Antonello Liori e Mariano Contu, un intervento affinchè il
problema venga risolto ed evitare che si possa riproporre in futuro. (MM).