CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Consiglio regionale. Discussione generale sulla
mozione 132 (Quirra)
Porcu: no allarmismi. Zuncheddu: la Sardegna apra una vertenza con
lo Stato. Cossa: riconvertire il poligono
Cagliari, 30 giugno 2011 - Durante la discussione generale sulla
mozione 132 sulla situazione dei territori interessati dal poligono militare di
Quirra, Chicco Porcu (Pd) ha sottolineato che “non bisogna fare allarmismo,
perché non ci sono ancora certezze sui rischi sanitari. Non ci sono studi che
dimostrino con sicurezza tracce di uranio. Dobbiamo prima verificarlo”. Per
Claudia Zuncheddu (Sel-Comunisti-Indipendentistas): “Non è compito della
Sardegna pagare i danni provocati dallo Stato italiano a casa nostra. Gli
stanziamenti servono solo a zittire le popolazioni locali. La Sardegna dovrebbe
costituirsi parte civile contro lo Stato e le forze armate e aprire una
vertenza. Si dovrebbe chiudere il poligono e avviare i lavori di bonifica con il
coinvolgimento delle imprese sarde”.
Michele Cossa (Riformatori sardi-Liberaldemocratici) ha sottolineato come la
Difesa e le strutture militari in questi anni abbiano tenuto “un atteggiamento
sbagliato che ha alimentato sospetti e voci sui rischi sanitari di cui però non
ci sono certezze”. Per Cossa il dibattito non può essere sviluppato sul piano
dell’ideologia ma “incentrato sui danni che la campagna mediatica sta creando
nel tessuto economico del territorio”. Per il consigliere dei Riformatori “il
poligono può rappresentare oggi per la Sardegna una risorsa importante
attraverso la riconversione delle strutture per usi civili, come già avviene con
gli studi meteorologici che vengono effettuati in quel polo”. (MP)