CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
***************
Il vicepresidente della Commissione Autonomia riceve una delegazione di Lavoratori Ati-IFras del parco Geominerario.
Cagliari, 10 giugno 2011 - Una delegazione dei 520 lavoratori (Lsu)
dell’Ati – Ifras, che operano nel progetto Parco Geominerario della Sardegna,
sono stati ricevuti questa mattina dal vicepresidente della Commissione
Autonomia, on. Tarcisio Agus (Pd), per fare il punto sulla difficile situazione
che vivono da 10 anni.
I rappresentanti sindacali hanno, infatti, evidenziato che gli oltre 500
lavoratori, altamente specializzati, che si dovrebbero occupare delle operazioni
di bonifica delle aree minerarie dismesse, vengono impiegati per altri lavori
socialmente utili nei diversi comuni del territorio, tra l’altro con un
inquadramento contrattuale del settore commercio, quando la loro area di
“appartenenza è quella dei metalmeccanici, edili e forestali”. I lavoratori,
rappresentati da Giorgio Piras (Filc-Fismic sarda), chiedono di essere
utilizzati per le bonifiche dei siti direttamente dall’Igea, che detiene il
controllo di quei territori. “Un intervento che produrrebbero ricchezza
economica e culturale. In 10 anni non è stato fatto niente, nonostante
l’importanza di questi siti riconosciuta anche dall’Unesco, – ha affermato Piras
– che nel 1998 ha identificato il Parco Geominerario della Sardegna come primo
esempio emblematico della nuova rete mondiale di Geositi e Geoparchi, istituita
nel corso della stessa Assemblea Generale. Ci sono, invece, altri Paesi che
hanno terminato le bonifiche e oggi hanno fatto di questi siti luoghi di elevato
interesse turistico e, quindi, con una notevole ricaduta economica per il
territorio”.
L’on. Agus, dopo aver ascoltato i lavoratori, ha confermato loro il suo appoggio
affinché venga sbloccata nel più breve tempo possibile una situazione che non
può più aspettare, sia per quanto riguarda la realtà che vivono i lavoratori, ma
anche per quanto riguarda le bonifiche delle aree minerarie dismesse del Sulcis
e del Giuspinese. “Ci sono 63 miliardi di euro a disposizione del progetto
ministeriale per le bonifiche delle aree minerarie dismesse, tra cui sono state
inserite proprio quelle del Sulcis e del Guspinese. La Regione Sardegna non ne
ha utilizzato neanche un euro perché c’è un problema di competenze tra Ati-Ifras
e Igea: la prima ha in organico il personale per svolgere le bonifiche, la
seconda ha invece in capo i territori in questione”.
Il vicepresidente della Commissione Autonomia ha ricordato ai lavoratori di aver
già presentato un’interrogazione al presidente della Giunta regionale su questa
delicata e importante situazione esortando lo stesso capo dell’Esecutivo a
ricontrattare tali fondi con il Ministero affinché li trasferisca direttamente a
lui come Commissario straordinario per le bonifiche e, successivamente, il
presidente li metta a disposizione dell’Igea, che potrebbe utilizzare i 520
lavoratori dell’Ati – Ifras per eseguire le bonifiche. “La politica purtroppo è
lontana da quello che vive ogni giorno la gente. E’ stato consentito - ha
affermato l’on. Tarcisio Agus - all’Eni di abbandonare i territori senza
bonificarli, mentre in Toscana è stata obbligata a farlo. Oggi noi ci troviamo
zone altamente inquinate dove aumentano in maniera esponenziale i malati di Sla
e di leucemia. Bisogna spazzare via una volta per tutte l’inquinamento causato
dalle grande industrie. Non si può più aspettare”. (E.L.N.)