CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Interrogazione del gruppo Idv sul mancato avvio della sperimentazione del “metodo Zamboni” per la cura della sclerosi multipla in Sardegna
Cagliari, 26 maggio 2011 - Il gruppo Idv in Consiglio regionale ha
presentato una interrogazione, primo firmatario Daniele Secondo Cocco, per
sollecitare in Sardegna l’avvio della sperimentazione del “metodo Zamboni” per
la cura della sclerosi multipla.
L’argomento era già stato trattato in aula lo scorso 1° febbraio durante l’esame
di una interpellanza presentata dagli stessi esponenti dell’Italia dei Valori.
Alla luce del fatto che allora non venne “assunto alcun impegno”, l’assessore
alla Sanità Antonello Liori viene invitato a valutare l’opportunità di procedere
in tempi brevi sulla scia di quanto fatto da altre regioni e a rendere note le
motivazioni che finora hanno impedito di far partire la sperimentazione nelle
strutture specializzate delle Aziende sanitarie locali di Cagliari, Sassari e
Nuoro.
Il “metodo Zamboni” nasce dalle ricerche di Paolo Zamboni, chirurgo vascolare
dell’Università di Ferrara. Secondo lo studio, la sclerosi multipla, in circa il
95% dei casi, potrebbe essere causata in maniera determinante da un’alterazione
del sistema nervoso chiamata CCSVI (insufficienza venosa cerebro-spinale
cronica).
I consiglieri Idv ricordano che altrove la sperimentazione va avanti con esiti
incoraggianti, benché ancora manchino le sufficienti evidenze scientifiche in
grado di far stabilire univocamente una terapia di correzione della CCSVI. In
ogni caso, si legge nell’interrogazione, “la Sanità sarda resta a guardare”
mentre i pazienti che volessero sottoporsi alla sperimentazione sono costretti
ad andare fuori dall’isola “con i comprensibili gravi disagi e i rischi relativi
agli spostamenti di persone sofferenti spesso gravate da disabilità motorie e
costrette anche a sostenere pesanti costi aggiuntivi”. (MM)