CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Conferenza stampa del centrosinistra sul blocco del progetto per il campus di Cagliari e sulla mancata realizzazione del Piano straordinario per la residenzialità universitaria; ribadite le ragioni della mozione 127
Cagliari, 7 maggio 2011 - La vicenda della realizzazione del
campus universitario di Cagliari, nell’area dell’Ex Semoleria di viale La Playa
già acquisita dall’Ersu, resta un progetto strutturale per la città e
fondamentale per lo sviluppo dei servizi dell’ateneo, oggi insufficienti. Lo
ribadiscono i gruppi del centrosinistra in Consiglio regionale che, in una
conferenza stampa, hanno rilanciato le ragioni della mozione 127, primo
firmatario il capogruppo Idv Adriano Salis.
“E’ 13 anni che, a periodi alterni, il tema del campus viene ripreso,
abbandonato e rilanciato. Per noi – ha spiegato Salis – è assolutamente
necessario alla luce delle precise richieste del mondo degli studenti”. Secondo
l’esponente dell’Italia dei Valori è scandaloso che tutto sia fermo quando, a
suo tempo, tutti erano in sintonia per rivitalizzare una zona importante della
città potendo godere dei finanziamenti stanziati dalla Giunta regionale di
Renato Soru. Invece, ha proseguito, nonostante sia un progetto strategico, si è
voluto parlare di “campus diffuso” o di altre cose “che alimentano rischi di
speculazione”. Ricordando che erano stati tolti 20 degli 84 milioni disponibili,
il capogruppo Idv ha attaccato la Giunta di Ugo Cappellacci “per aver regalato 6
milioni per il campus religioso”.
Secondo Massimo Zedda (Sel-Comunisti-Indipendentistas), già dalla fine degli
anni Novanta era emerso il problema della carenza di alloggi nella casa dello
studente per coloro che ne avrebbero avuto diritto e titolo. Ma nulla di
concreto si fece, ad esempio, per istituzionalizzare un contratto-tipo sugli
affitti, calmierando i prezzi con eventuali incentivi ai proprietari di case per
evitare le locazioni in nero. Attualmente l’Ersu si trova costretta a respingere
almeno 650 domande. Bocciando l’idea del campus diffuso perché è un “nonsenso”,
Zedda ha ricordato che la scelta della zona di viale La Playa era stata
lungimirante perché ben servita dai trasporti pubblici. Purtroppo, ha concluso,
si è persa un’occasione poiché nel 2009 non fu ratificato l’accordo di programma
sottoscritto l’anno precedente dalla Regione e dal Comune senza dare vita a
progetti alternativi.
In quel Consiglio comunale, ha aggiunto Marco Espa (Pd), il voto contrario della
maggioranza di centrodestra “fu esclusivamente figlio di una strumentalizzazione
politica” e fu “una pagina funesta” perché i fondi c’erano, anche per dare
lavoro a 1200 persone in un progetto di più generale riqualificazione cittadina.
L’esponente del Partito Democratico ha detto che, essendo l’area di proprietà
dell’Ersu, l’opera pubblica va fatta, riutilizzando lo strumento dell’accordo di
programma e “superando l’inerzia della Giunta Cappellacci”.
Salis ha commentato l’ipotesi della residenzialità diffusa ritenendola
secondaria: “Prima il campus, un progetto moderno, funzionale e nel rispetto
della legge; poi, se qualcuno vuole investire sul recupero del centro storico
per fare residenze universitarie lo faccia pure”.
Infine, il capogruppo di Sel-Comunisti-Indipendentistas, Luciano Uras, ha detto:
“Il campus era uno dei tasselli per il rilancio del ruolo dell’Università in
Sardegna, fondamentale per tutto il sistema economico”. Per questo motivo, ha
concluso, la Regione mette soldi per farle restare in prima fascia, una
distinzione che viene fatta anche in base ai servizi che offrono e alla loro
disponibilità patrimoniale.
Con la mozione, l’opposizione sollecita il presidente della Giunta Ugo
Cappellacci e gli assessori al Bilancio e alla Pubblica Istruzione, Giorgio La
Spisa e Sergio Milia, a “dare immediata e completa attuazione al Piano
straordinario per la residenzialità universitaria e l’ospitalità nella città di
Cagliari” e, in base alla legge 3/2009, a “dotare l’Ersu di Cagliari, entro il
termine stabilito di 60 mesi, dei 1826 posti letto ivi previsti”. (MM).