CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
***************
Audizione dell’Assessore regionale del Lavoro Franco Manca davanti alla sesta commissione sul Dl 221 (collegato alla manovra finanziaria 2011-2013-parte seconda).
Cagliari, 27 aprile 2011 - La sesta commissione (Industria),
presieduta dall’On. Alberto Randazzo (Pdl), ha sentito in audizione l’Assessore
del Lavoro Franco Manca sul Dl 221 (collegato alla manovra finanziaria
2011-2013-parte seconda).
In apertura l’Assessore ha spiegato i cambiamenti del quadro legislativo
intervenuti dopo l’entrata in vigore del Dl 221 (che è del novembre 2010), sia
rispetto alla legge finanziaria che per quanto riguarda il piano straordinario
del lavoro. Per effetto del piano, in particolare, nel collegato sono stati
inserite importanti misure : contenimento della disoccupazione, progetti
integrati di orientamento al lavoro, alta formazione, sostegno all’occupazione,
inclusione sociale, miglioramento della competitività del sistema, contrasto al
fenomeno della dispersione scolastica, lotta alla povertà, potenziamento dei
servizi per il lavoro. “Questo insieme di azioni-ha dichiarato l’Assessore
Manca-fa parte di un unicum che comprende anche il piano pluriennale dei servizi
e, con una dotazione finanziaria complessiva di 584 milioni di euro articolata
in 50 schede-progetto, accorpa tutti gli interventi dell’amministrazione
regionale previsti nel periodo 2011-2014 per fronteggiare la crisi economica.”
L’obiettivo strategico che si intende raggiungere-ha proseguito Manca-è quello
di dare vita ad un nuovo sistema di servizi per il lavoro che, attraverso la
mobilitazione di tutti i soggetti pubblici presenti sui territori, a cominciare
dalle Province, consenta di raggiungere il numero più elevato possibile di
destinatari degli interventi e di accelerare la spesa portandola “a tempi civili
e compatibili con le esigenze del mercato.” Su quest’ultimo problema l’Assessore
si è dichiarato moderatamente ottimista, precisando di aver già colto alcuni
“segnali” di miglioramento, anche se non ha nascosto le tante difficoltà legate
all’efficienza della “rete” istituzionale chiamata a gestire concretamente un
profondo processo di cambiamento. In proposito, ha citato la situazione di
stallo nei rapporti con le Province che, nel 2010, non hanno utilizzato ben 20
milioni di euro che dovevano essere impiegati nella formazione professionale.
Resta da definire inoltre la questione complessa degli operatori dei centri
servizi per il lavoro (sono circa 350 in tutto il territorio regionale
distribuiti nelle 8 province), ancora non stabilizzati, nonostante lo preveda
una legge regionale del 2009 e, in alcuni casi, si tratti di persone che
prestano servizio da una decina d’anni. “Il problema non è facile-ha affermato
l’Assessore Manca-perché è di fatto impossibile ipotizzare un ingresso
preferenziale di questi lavoratori nelle piante organiche escludendo i concorsi;
ripetuti tentativi in tal senso previsti da diverse leggi finanziarie sono stati
censurati dal governo nazionale o, in seconda battuta, dalla corte
costituzionale. Recentemente ho fatto una proposta alle province che non l’hanno
accolta, senza però indicare una via d’uscita. Ritengo comunque che non ci sia
alternativa alla costituzione di una organizzazione pubblica comune che sia
finalmente capace di recuperare efficienza ed assegnare ai servizi per il lavoro
l’importanza che meritano nella nostra società.”
Al termine della relazione dell’Assessore sono intervenuti l’On. Marco Meloni
del Pd, l’On. Paolo Dessì del Psd’Az, l’On. Pietrino Fois dei Riformatori sardi
e l’On. Renato Lai del Pdl, sia per chiedere chiarimenti sui alcuni temi
specifici toccati dall’Assessore che per sollecitare provvedimenti concreti che
garantiscano la spesa rapida, efficace ed efficiente delle risorse disponibili.
(A.F.)