CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Rappresentanti sindacali e della sicurezza della Saras e il direttore dello Spresal in audizione in Commissione d’inchiesta sulla sicurezza sul lavoro
Cagliari, 20 aprile 2011 - “Da quanto emerso in audizione ci pare di poter
affermare che alcune mansioni che oggi vengono esternalizzate, in
particolare i lavori di bonifica, potrebbero essere svolte da
personale assunto direttamente dalla Saras e non dalle ditte
appaltatrici, ciò garantirebbe un livello di formazione e di
professionalità più adatto oltre che una sicurezza maggiore. La
Saras infatti è dotata di altissimi livelli di controllo e di
rispetto delle procedure e dei protocolli di sicurezza sul lavoro”.
Lo ha dichiarato il presidente della Commissione d’inchiesta sulla
sicurezza sul lavoro, Franco Sabatini (Pd) a margine dell’audizione
dei rappresentanti delle sigle sindacali, delle Rsa, dei
rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori della raffineria di
Sarroch e del direttore dello Spresal (Servizio Prevenzione e
Sicurezza degli Ambienti di Lavoro) della Asl 8 di Cagliari, Giorgio
Marraccini. Dopo la morte di Pierpaolo Pulvirenti, avvenuta la
scorsa settimana a meno di due anni dall’incidente in cui avevano
perso la vita altri tre operai, la Commissione d’inchiesta del
Consiglio regionale ha voluto approfondire le tematiche riguardanti
la sicurezza nello stabilimento per capire quali iniziative possano
essere messe in campo da parte delle istituzioni per favorire
livelli di sicurezza più ed evitare che si continui a morire di
lavoro. Durante l’audizione i rappresentanti della Filctem-Cgil,
della Femca-Cisl e della Uilcem hanno voluto precisare che la Saras
attribuisce alla sicurezza e alla formazione dei lavoratori
un’importanza fondamentale e un’attenzione specifica. “Se la Saras
avesse investito anche un miliardo di euro in più sulla sicurezza
questi morti ci sarebbero stati lo stesso”, ha affermato William
Schirru, Cgil. Ciò che conta, secondo il sindacalista, è cambiare
l’approccio culturale alla sicurezza, “la formazione e l’educazione
a queste tematiche devono cominciare dalla scuola”. Sulla sicurezza
alla Saras non si fanno sconti, a parere dei rappresentanti
sindacali. Sollecitati dalle domande dei commissari i lavoratori
hanno confermato gli importanti investimenti che la società mette in
campo per le verifiche dei protocolli, ma attendono i risultati
dell’inchiesta per capire “cosa non funziona e non ha funzionato in
passato, se le bonifiche sono state fatte e se la risposta è
negativa per quale motivo”. Marco Nappi, Cisl, ha sottolineato come
gli ultimi incidenti si siano verificati immediatamente dopo le
fermate per la manutenzione e le bonifiche, mansioni che vengono
svolte dalle ditte d’appalto come quella in cui lavorava Pulvirenti”.
A proposito dei controlli e delle verifiche sulla sicurezza da parte
degli enti preposti la Commissione ha anche ascoltato in audizione
il direttore dello Spresal, Giorgio Marraccini, che a proposito
della Saras, rispondendo alle domande del presidente Sabatini ha
ripercorso le ultime vicende e le verifiche predisposte insieme alle
forze dell’ordine in seguito all’incidente della scorsa settimana e
ha poi confermato l’alto livello di attenzione della società ai
livelli di sicurezza e alla formazione dei dipendenti. (M.P.)