CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Audizione davanti alla prima commissione di una delegazione di presidenti di Unioni di comuni
Cagliari, 20 aprile 2011 - La prima commissione (Autonomia),
presieduta dall’On. Pietro Pittalis (Pdl) ha sentito in audizione una
delegazioni di presidenti di Unioni di comuni, che hanno esposto la situazione
degli enti in cui operano dopo le modifiche normative contenute nella legge
regionale n° 10 del 18 marzo del 2011.
A nome della delegazione Adamo Pili, esponente dell’Unione dei comuni della
bassa valle del Tirso, ha sintetizzato le principali problematiche sul tappeto
emerse dopo l’entrata in vigore della legge: il declassamento delle Unioni a
semplici “associazioni” ed il taglio delle risorse finanziarie assegnate. “Il
provvedimento dunque-incide profondamente sulla capacità delle Unioni di
continuare a garantire alcuni servizi essenziali (polizia locale, rifiuti,
sportello unico delle attività produttive ed altri) che hanno forti ricadute
sull’efficienza delle amministrazioni e sulla qualità della vita dei cittadini,
con particolare riferimento alle realtà più piccole del territorio regionale”.
La scarsa chiarezza del quadro giuridico delle Unioni inoltre-ha osservato
Pili-“interrompe un percorso che era stato avviato, pur fra molte difficoltà
organizzative e pratiche, per garantire uno standard minimo di servizi ad
amministrazioni locali che non sono state e non sono in grado di farvi fronte,
contando esclusivamente sulle loro risorse finanziarie e umane. Non va
dimenticato, sotto questo profilo, che gli amministratori delle Unioni, chiamati
ad assumersi anche dal punto di vista formale crescenti responsabilità, lavorano
per puro spirito di servizio senza percepire alcuna indennità.”
Di qui il “disagio” per la situazione di incertezza venutasi a determinare, in
concreto, “anche per il taglio delle risorse finanziarie, proprio nel momento in
cui ci si sta preparando a predisporre i bilanci”.
“Noi crediamo nel lavoro che facciamo-ha concluso Pili-ed auspichiamo che la
regione rimette in moto il percorso virtuoso di un nuovo modello associativo in
cui le Unioni possano operare in un perimetro ben definito di compiti, funzioni
e risorse”.
Successivamente Umberto Oppus, direttore di Anci Sardegna cui fanno capo anche
le Unioni di comuni (sono 20 in tutta la Sardegna), ha messo l’accento sulla
specificità del contesto regionale caratterizzato dall’elevata presenza di
piccoli e piccolissimi comuni. “Un contesto-ha spiegato-nel quale è impossibile
immaginare una alternativa alla gestione dei servizi in forma associata”. Dopo
aver ribadito l’importanza di ricostituire la dotazione finanziaria a favore
degli enti anche perché, se ciò non avvenisse, si correrebbe il rischio di
perdere i finanziamenti statali, Oppus ha auspicato la rapida conclusione del
confronto in corso con l’Assessore degli Enti Locali On. Nicola Rassu per varare
in tempi brevi “un nuovo testo organico delle autonomie locali”.
Al termine degli interventi della delegazione hanno preso la parola alcuni
componenti della commissione: l’On. Franco Cuccureddu (Misto), L’On. Adriano
Salis (Idv), l’On. Gianvalerio Sanna e lo stesso presidente On. Pittalis,
assicurando il massimo impegno per un esame sollecito ed attento delle
problematiche segnalate.
(A.F.)