CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Audizione dei rappresentanti Rsu di Carbosulcis davanti alla sesta commissione
Cagliari, 13 aprile 2011 - La sesta commissione (Industria),
presieduta dall’On. Alberto Randazzo (Pdl) ha sentito in audizione i
rappresentanti delle Rsu di Carbosulcis Stefano Muretti, Giancarlo Cau e Luigi
Marotto.
Nel suo intervento, Muretti ha sottolineato la necessità di una sollecita
decisione della regione in vista della gara internazionale che, entro il 31
dicembre di quest’anno, aprirà la strada alla privatizzazione della società. La
gara, ha proseguito, “è strettamente legata al progetto carbone-centrale che
prevede l’utilizzo di tecnologie innovative, ampiamente sperimentate a livello
industriale in tutto il mondo, in grado di garantire il massimo della
sostenibilità ambientale e dell’efficienza nel settore della produzione di
energia elettrica.”
Il quadro d’insieme è incoraggiante dal punto di vista economico ma, ha
affermato il rappresentante dei lavoratori, “occorre che la regione dica se
crede fino in fondo nel progetto e se è disposta a sostenerlo in tutte le sedi
istituzionali, a cominciare dal Ministero dello sviluppo economico dove è da
tempo sul tavolo del Sottosegretario Stefano Saglia, e dall’Unione europea. Per
questo chiediamo di poterci confrontare al più presto con il Presidente della
regione.”
Per Giancarlo Sau, altro rappresentante delle Rsu di Carbosulcis “non è
difficile intravedere dietro il silenzio che da troppo tempo accompagna il
progetto gli interessi oscuri di Eni ed Enel che, in altre realtà del nord e del
sud come Porto Tolle (Veneto) e Brindisi (Puglia) hanno avviato attività simili
mentre in Sardegna non si è ancora deciso il futuro di Fiumesanto, l’impianto di
E.On in cui dovrebbero essere riconvertiti i primi due gruppi per essere
alimentati a carbone. Anche per questo occorre che la regione decida in tempi
rapidi assumendosi le sue responsabilità, compresa quella dell’eventuale
fallimento che lascerebbe senza lavoro quasi 500 persone.”
Luigi Marotto ha poi fornito alcuni dati sul progetto carbone-centrale:
investimento complessivo di 1 miliardo e mezzo di euro per una occupazione a
regime di circa 3000 unità, per un impianto che rispetta tutte le norme
comunitarie in materia di emissioni attraverso un processo produttivo avanzato
per la cattura e lo stoccaggio di C02, che consente anche il prelievo di metano
dal sottosuolo.
Al termine dell’esposizione dei rappresentanti sindacali hanno preso la parola
l’On. Giampaolo Diana (Pd), l’On. Pietrino Fois (Riformatori sardi), e l’On.
Antonello Peru (Pdl), che hanno sollecitato una serie di chiarimenti sul
percorso istituzionale dell’iniziativa, sul mercato energetico e le
caratteristiche della materia prima presente in Sardegna.
(A.F.)