CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
***************
In Seconda commissione (Diritti civili) proseguono le audizioni sul testo unificato sulle adozioni e gli affidi: Tribunale dei minori di Cagliari e Comune di Sassari
Cagliari, 6 aprile 2011 - Ancora pareri negativi all’istituzione
in Sardegna di un’Agenzia regionale per le adozioni internazionali, ma
sollecitazioni a creare un centro unico che si occupi delle problematiche e dei
disagi all’interno delle famiglie. La Seconda commissione (Diritti civili),
presieduta da Silvestro Ladu (Pdl), ha proseguito i lavori sul testo unificato
131-133 sulle adozioni e gli affidi sentendo in audizione la Procura della
Repubblica presso il Tribunale dei minori di Cagliari e i rappresentanti del
Comune di Sassari.
A illustrare le criticità del settore Anna Cau, sostituto procuratore al
Tribunale dei minori del capoluogo: “Non abbiamo bisogno di leggi che
istituiscano nuovi enti, ma che regolino e incentivino lo sviluppo e il
miglioramento dell’esistente”. Così il magistrato ha chiarito la sua posizione
riguardo all’istituzione dell’Agenzia regionale per le adozioni: “I numeri non
sono tali in una regione piccola come la nostra da giustificare la creazione di
un ente ad hoc”. A parere della Cau sarebbe invece utile potenziare l’esistente
e in particolare, nell’ambito giudiziario e relativamente alle decisioni sui
minori disagiati, rafforzare gli uffici nati proprio per rappresentare
un’interfaccia tra il sistema dei servizi sociali e le istituzioni. “Tutto ciò
che concerne i vari aspetti del processo che porta un minore all’affidamento o
all’adozione attualmente è eccessivamente frazionato e parcellizzato in troppi
organismi che però non hanno un coordinamento – ha spiegato Anna Cau – sarebbe
necessario attivare una regia unica che coordini il lavoro dei vari centri per
gli affidi nelle diverse province e che istituisca una banca dati delle famiglie
affidatarie”. Accanto a questi provvedimenti è stata sottolineata la necessità
di agire con più incisione sul lavoro dei servizi sociali nei confronti delle
famiglie di origine a cui viene tolto un figlio temporaneamente, per metterle in
condizione di sanare la propria situazione e ricreare un ambiente familiare
ottimale per il minore. Per quanto riguarda le adozioni secondo il magistrato è
necessaria una linea omogenea nell’indagine sull’idoneità delle coppie che fanno
richiesta di un bambino in adozione.
Anche Tina Oliva e Valentina Pinna, assistente sociale e psicologa del Comune di
Sassari, hanno ribadito le stesse criticità e la contrarietà all’istituzione di
un’Agenzia regionale per le adozioni, ricordando l’esperienza negativa e
particolarmente onerosa della regione Piemonte e sottolineando invece l’urgenza
di un organismo che coordini e sovrintenda tutti i vari organismi coinvolti nei
processi di affidamento e adozione. (M.P.)