CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Seconda commissione (Diritti civili). Affidi e adozioni: audizione delle associazioni e del Centro affidi della Provincia di Cagliari sul testo unificato
Cagliari, 31 marzo 2011 - La Seconda commissione (Diritti Civili),
presieduta dal’on. Silvestro Ladu (Pdl) ha proseguito le audizioni sul Testo di
legge unificato Pl 131 e Pl 133 sull’Istituzione della Consulta regionale per le
adozioni e gli affidi familiari e dell’Agenzia pubblica regionale per le
adozioni internazionali e provvedimenti a favore dell’adozione e dell’affido.
Oggi sono stati sentiti i rappresentanti di diverse associazioni di volontariato
che si occupano di affidi e adozioni. Tra le diverse proposte è emersa quasi da
tutti i presenti la necessità di offrire maggiori servizi alle famiglie
affidatarie, tra cui avere un referente nelle scuole per i bambini dati in
affido, un’équipe medica specializzata a disposizione in ogni Asl. Rispetto alla
precedente seduta della Commissione è emersa una maggiore propensione
all’istituzione dell’Agenzia regionale per le adozioni internazionali da parte
delle associazioni presenti, in particolare da parte di Tuttointorno adozioni,
Aga, l’Altra cicogna e Associazione nazionale famiglie numerose. Nello specifico
i presenti hanno proposto, piuttosto che l’istituzione ex novo di un’Agenzia
regionale che comporterebbe costi elevati e tempi lunghi, la possibilità da
parte dell’Assessorato competente di stipulare una convenzione con l’Agenzia
regionale della Piemonte, Arai, con cui si è già convenzionata la Liguria e la
Valle d’Aosta e a breve seguiranno anche Lazio e Toscana. Sergio Nuvoli
(Associazione nazionale famiglie numerose) ha anche proposto la concessione di
un contributo una tantum, simile al bonus bebè. Nuvoli e l’on. Marco Espa (Pd)
hanno inoltre dichiarato di aver parlato con il direttore dell’Arai che si è
reso disponibile a venire in Sardegna per essere sentito dalla Commissione
Diritti civili per spiegare come funziona l’Agenzia.
E’ intervenuto anche Ugo Bressanello (Isperantzia, Federazione che comprende 43
comunità d’accoglienza in Sardegna) chiedendo di non dimenticare e di supportare
l’importante lavoro quotidiano svolto dalle Comunità nell’Isola, dove oggi sono
accolti il 50 per cento circa dei bambini e ragazzi in attesa di affido o
adozione. Il presidente Ladu, assieme con i componenti della Commissione, hanno
raccolto tutti i suggerimenti portati dalle Associazioni. “Questa legge nasce da
una sensibilità particolare che cerca di risolvere il problema dei bambini che
stanno nelle strutture, in modo che abbiano la possibilità di avere una
famiglia, di essere seguiti e avere un futuro diverso. Vorremo – ha proseguito
l’on. Ladu – che questo processo fosse facilitato, abbreviando i tempi che sono
eccessivamente lunghi. Questa legge è per noi prioritaria e la vorremo
approvare,con il supporto di tutte le forze politiche, in tempi brevissimi,
prima in Commissione e poi in Consiglio regionale”.
La Seconda commissione ha poi sentito in audizione le due rappresentanti del
Centro Affidi della Provincia di Cagliari, che hanno sottolineato come servano
più risorse per garantire continuità al servizio e un maggior numero di
operatori. In particolare la responsabile, Maria Crescenzia Deplano, ha
evidenziato che a Cagliari gli operatori sono 7, con contratto part time, e 22
gli affidi in corso che vanno seguiti costantemente. La collega Anna Di Martino
ha sottolineato che stanno nascendo molti Centri affidi con i programmi Plus, ma
c’è ancora molto da lavorare e soprattutto questi centri dovrebbero avere fondi
propri.
La dottoressa Deplano ha anche sollevato il problema dell’affido dei ragazzi in
età preadolescenziale e adolescenziale, che difficilmente riescono a trovare una
famiglia sufficientemente preparata a poterli accogliere. La responsabile del
Centro Affidi ha proposto di utilizzare per loro dei modelli già adottati in
Lombardia, che però richiederebbero un sostegno economico importante: l’Affido
professionale, in cui uno dei componenti della famiglia affidataria si dedica
completamente al ragazzo e percepisce un sussidio di 1000 euro al mese, oppure
il Bed and Breakfast protetto, anche questo con un contributo per la famiglia.
Altre due proposte, esposte alla Commissione dalle due professioniste, sono
state: valutare l’affido precoce, prima che la situazione familiare si aggravi,
e di supportare anche la famiglia biologica del bambino prevedendo équipe
specializzate. (E.L.N.)