CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Quinta commissione, audizione Antonello Usai, direttore generale Laore, su SBS: “Situazione disastrosa, urgente necessità di liquidità”
Cagliari, 30 marzo 2011 - “La situazione attuale della Società
Bonifiche Sarde è fallimentare e senza liquidità il progressivo depauperamento
dell’intera azienda sarà inarrestabile e metterà a rischio i 35 posti di
lavoro”. L’allarme è stato lanciato questa mattina dal direttore generale di
Laore, Antonello Usai, sentito in audizione dalla Quinta commissione
(Agricoltura) presieduta da Paolo Terzo Sanna (Pdl).
La SBS, come spiegato da Usai, ha accumulato debiti per un totale di 12
milioni di euro, di cui 7,5 dovranno essere versati entro l’anno in corso.
In particolare la società è esposta per 5 milioni e 894 mila euro con gli
istituti di credito, per un milione e 640 mila euro con gli istituti
previdenziali e per 4 milioni e 500 mila euro con fornitori e altri creditori.
“La gestione - ha riferito Usai – ha risentito notevolmente di questa situazione
soprattutto in un periodo come questo in cui la crisi ha fatto crollare a
livello europeo il prezzo del latte, che rappresenta una delle principali
entrate della società”.
La SBS è per il 99,99% di proprietà di Laore (3 milioni e 528 mila euro) e per
lo 0,01% della 3A di Arborea (51 euro), di cui la SBS è a sua volta socia.
Usai ha anche illustrato la situazione patrimoniale della SBS spiegando che la
stessa è proprietaria di un’azienda agricola di circa 1.078 ettari, 980
dei quali destinati alle coltivazioni agrarie. Nei due centri aziendali su cui è
sviluppata l’attività zootecnica, vengono allevati attualmente 950 capi
bovini e la società è titolare di una quota latte pari a 55mila quintali e
titoli PAC per circa 270 mila euro annui e il 90% delle entrate della SBS deriva
proprio dall’attività zootecnica e dalla vendita del latte e dei capi. Il
patrimonio aziendale della SBS è stato stimato in circa 25 milioni e 300 mila
euro a cui deve aggiungersi la quota patrimoniale derivante dai fabbricati, tra
i quali alcuni di grande pregio, e le superfici forestali, agricole e costiere
che fanno capo alla SBS. In totale, secondo le stime di Laore, il valore
della società si aggira intorno ai 41 milioni di euro.
Per quanto riguarda i dipendenti, in totale 35 (25 dei quali impiegati
nell’azienda zootecnica), il costo complessivo ammonta a 1 milione e 460 mila
euro compresa la quota prevista per i lavoratori stagionali. “Fino ad ora – ha
precisato il direttore generale dell’agenzia regionale – siamo riusciti a far
fronte a tutti gli stipendi, seppur con qualche ritardo sulle scadenze, ma non
sappiamo quanto si potrà andare avanti così”. Usai ha spiegato come la cronicità
della situazione, “che si trascina dagli anni Sessanta”, ha portato a
contraddizioni come quella di dover esternalizzare tutti i servizi lasciando i
lavoratori di fatto senza mansioni, o come la necessità di acquistare i mangimi
invece che produrli nella stessa azienda. “Se non riusciamo ad avere quattro o
cinque milioni in tempi brevi – ha aggiunto Usai – la situazione continuerà a
precipitare”. La soluzione individuata per far fronte all’emergenza è quella di
alienare parte dei terreni di proprietà della SBS alla Regione: “Sono zone di
altissimo pregio ambientale e dovrebbero essere cedute all’amministrazione
regionale per evitare speculazioni pericolose a cui si andrebbe incontro con i
privati. Si tratta di aree vicine al mare e potrebbero essere gestite dalla
Conservatoria delle coste”. Ma per il lungo termine Laore sta predisponendo un
bando di gara per attribuire a un soggetto privato il 60% della SBS, lasciando
il 40 in capo alla Regione: “Nel bando oltre a un progetto industriale serio
sono previste anche le produzioni di energie alternative che servirebbero a
sostenere la spesa energetica dell’azienda e l’introduzione della produzione di
biogas”.
Sulla situazione e sul piano previsto per tamponare l’emergenza i commissari si
sono dichiarati sostanzialmente concordi. In particolare Antonio Solinas (Pd) ha
rimarcato come sia necessario eliminare il paradosso delle esternalizzazioni
ridando dignità al alvoro dei dipendenti interni alla società. Anche Antonio
Pitea ha voluto sottolineare la necessità di trovare soluzioni immediate,
precisando però la “assoluta necessità di tracciare un piano a lungo termine per
evitare di dover in futuro tamponare altre emergenze che inevitabilmente si
verranno a creare”.
La commissione proseguirà i lavori alle 16.30 con le audizioni dei
rappresentanti sindacali aziendali della SBS. (M.P.)