CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Audizione dell’Assessore regionale del Lavoro Franco Manca davanti alla sesta commissione sul Dl 222 (“Interventi per la gestione di situazioni di grave difficoltà occupazionale ed azioni per l’incremento della domanda lavorativa-collegato alla finanziaria 2011-2013”)
Cagliari, 29 marzo 2011 - “Per il piano straordinario del lavoro
abbiamo a disposizione risorse ingenti, ma la vera sfida che tutti siamo
chiamati ad affrontare è quella di far arrivare queste risorse nei territori nel
più breve tempo possibile.” Lo ha dichiarato l’Assessore regionale del Lavoro
Franco Manca, aprendo la sua audizione sul Dl 221 (interventi per la gestione di
situazioni di grave difficoltà occupazionale ed azioni per l’incremento della
domanda lavorativa) davanti alla sesta commissione (Industria), presieduta
dall’On. Alberto Randazzo (Pdl).
Nella sua relazione, l’Assessore ha fornito dati estremamente significativi. La
Regione ha a disposizione, per la sola annualità 2011, 75 milioni di euro
provenienti in gran parte dalla stessa Regione (45 milioni) oltre che dallo
Stato (10 milioni) e dall’unione europea (20 milioni). Per il quadriennio
2011-2014 il budget sale ad oltre 200 milioni e complessivamente, tenendo conto
dei risultati di una ricognizione che coinvolge anche gli Assessorati della
Programmazione, della Sanità, dell’Agricoltura e della Pubblica Istruzione,
oltre che degli interventi statali previsti dal piano “giovani” e dal piano per
il Sud, si arriva ad una cifra totale di 388 milioni di euro.
Nel piano straordinario del lavoro sono indicate-ha spiegato l’Assessore
Manca-anche le priorità di intervento: occupazione giovanile, reinserimento
lavorativo degli ex cassintegrati, occupazione femminile, sostegno ai piccoli
comuni, riforma del sistema dei servizi per il lavoro. Da una proiezione sui
bandi di settore pubblicati dall’assessorato nell’anno precedente, relativa ad
apprendistato, auto imprenditorialità, piccoli comuni, microcredito, occupazione
stagionale e reinserimento di ex cassintegrati, è emerso che potenzialmente le
risorse disponibili potrebbero trasformarsi in 6600 posti di lavoro.
“Siamo in presenza di cifre molto importanti-ha insistito l’Assessore-ma
rischiano di essere e restare virtuali se non riusciremo a mettere in piedi,
possibilmente con una modifica della legge regionale n°20 del 2005 (“Norme in
materia di promozione dell’occupazione, sicurezza e qualità del lavoro.
Disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro”) sulla quale c’è un
tavolo aperto con sindacati e Province, una struttura in grado di supportare il
sistema dei servizi per il lavoro, dotata di strumenti operativi, competenze e
figure professionali. Sarà questa la nostra sfida per i prossimi mesi, della
pubblica amministrazione regionale come del sistema degli enti locali e delle
parti sociali. Ma servono meno ideologia, più coesione istituzionale, più
pragmatismo e maggiore solidità organizzativa”.
Al termine della relazione dell’Assessore Manca hanno preso la parola numerosi
esponenti della commissione: l’On. Giampaolo Diana del Pd, l’On. Paolo Luigi
Dessì del Psd’Az, l’On. Antonello Peru del Pdl, l’On. Pietrino Fois dei
Riformatori sardi, l’On. Alessandra Sedda del Pdl e l’On. Massimo Mulas (Misto).
Tutti, con sottolineature differenti, hanno espresso profondo disagio e forte
preoccupazione per i problemi oggettivi legati alla farraginosità dei processi e
delle procedure della spesa pubblica, regionale e locale; inefficienza resa
ancora più grave dalla crisi che ancora attraversa la Sardegna. Nello stesso
tempo, hanno assunto l’impegno a sostenere in sede consiliare tutti gli
interventi legislativi, a cominciare dalla riforma della legge regionale n°20,
che possano garantire una concreta inversione di tendenza.
(A.F.)