CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Interrogazione urgente Marco Espa, Giuseppe Cuccu, Franco Sabatini, Mario Bruno, Pietro Cocco, Marco Meloni, Giampaolo Diana “sull’evento per l’inaugurazione del cavo sottomarino SAPEI a Latina in concomitanza con le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia alla presenza del ministro Romani”
Cagliari, 10 marzo 2011 - “L’incredibile inaugurazione del Sapei
fuori dal territorio sardo è un altro schiaffo alla Sardegna da parte del
Governo italiano, proprio il giorno in cui è stata impugnata la nostra legge
finanziaria”. Lo ha affermato l’on. Marco Espa (Pd) che, assieme ai consiglieri
regionali del Pd, on. Giuseppe Cuccu, on. Franco Sabatini, on. Pietro Cocco, on.
Mario Bruno, on. Marco Meloni e on. Gianpaolo Diana, ha presentato
un’interrogazione urgente, con richiesta di risposta scritta, al presidente
della Regione e agli assessori dei Lavori pubblici e dell’Ambiente “sull’evento
per l’inaugurazione del cavo sottomarino SAPEI a Latina in concomitanza con le
celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia alla presenza del ministro
Romani” (primo firmatario Espa). “La Terna spa aveva, già previsto
l’inaugurazione nell’Isola dell’elettrodotto, poi misteriosamente – ha
proseguito critico l’on. Espa – è stato tutto annullato per, poi, vedere oggi la
decisione di scegliere Latina come sede per inaugurare il collegamento
sottomarino tra la Sardegna e il Lazio”.
Il Sapei (acronimo di Sardegna Penisola Italia), che garantirà un collegamento
energetico sottomarino tra la Sardegna e il Lazio,- è scritto
nell’interrogazione – è stato programmato e realizzato, dopo aver concluso le
procedure di concertazione con le amministrazioni coinvolte, in particolare la
Sardegna, dalla Terna spa, titolare delle attività di trasmissione e
dispacciamento dell’energia elettrica nella Rete elettrica di Trasmissione
nazionale.
Il Sapei è il secondo collegamento più lungo del mondo (435 chilometri) e il
primo per il livello di profondità a cui sono stati posati i cavi (1600 metri).
Consentirà un aumento della sicurezza del sistema elettrico sardo con un
collegamento elettrico sottomarino in corrente continua a tensione 500 kV che
trasmetterà a regime 1000 MW da e per la Sardegna (1000 MW del Sapei
corrispondono a oltre il 50 per cento del fabbisogno dell’Isola). Le due
stazioni di conversione sono a Fiumesanto e Latina.
L’opera consentirà di esportare verso il continente produzione termoelettrica
delle centrali sarde e produzione da fonte rinnovabile, in particolare eolica,
in forte sviluppo. Gli operatori elettrici della Sardegna potranno partecipare
con minori vincoli di scambio alle contrattazioni del Mercato elettrico
nazionale e quindi ridurre il prezzo del Mwh. In particolare gli esponenti del
Partito democratico chiedono di interrogare il presidente della Giunta e gli
assessori dei Lavori Pubblici e dell’Ambiente per sapere:
“quale logica di condivisione con le istituzioni locali e la Regione sia stata
posta in essere dal Ministero dello Sviluppo Economico in occasione
del’inaugurazione di un’opera strategica alla cui realizzazione la Regione
Sardegna ha costruttivamente e fattivamente contribuito.
Quale valore simbolico, in occasione delle celebrazioni per i 150 anni
dell’Unità d’Italia, si voglia attribuire all’inaugurazione di un collegamento
energetico tra due regioni italiane, Sardegna e Lazio, che sarà celebrato solo a
Latina e non a Fiumesanto, dove nessuna autorità rappresenterà la laboriosità e
la professionalità del popolo sardo.
Se sia stato previsto nel protocollo un momento di silenzio in ricordo degli
operai morti nel cantiere di Fiumesanto durante la realizzazione dell’opera”. (E.L.N.)