CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Terza Commissione: audizione dei rettori delle Università di Cagliari e Sassari; “Urgenti 12,5 milioni di euro per evitare tagli ai finanziamenti ministeriali”
Cagliari, 4 marzo 2011 - Le università sarde hanno l’urgenza di
recuperare almeno 12,5 milioni di euro per evitare di finire nel gruppo degli
atenei “non virtuosi”. E’ quanto hanno sollecitato i rettori di Cagliari,
Giovanni Melis, e di Sassari, Attilio Mastino, sentiti in audizione dalla
Commissione Bilancio, presieduta da Paolo Maninchedda (Ps d’Az) sul DL 222
collegato alla Manovra finanziaria 2011-2013.
Le difficoltà sono enormi, hanno spiegato, perché le risorse ministeriali
arrivano in base a parametri di competitività che penalizzano le università
“generaliste” e non specializzate del Sud e delle isole. Melis ha detto: “Siamo
costretti ad un fortissimo programma di riorganizzazione e di ridimensionamento,
da 11 a 5-6 facoltà, da 44 a 18-20 dipartimenti, da 115 a una novantina di
corsi”. Mastino ha aggiunto che senza i 6,2 milioni del Fondo regionale per le
Università, Sassari avrebbe subìto il blocco delle assunzioni e il taglio del
10% dei finanziamenti ordinari: “Ma adesso, nonostante le buone prestazioni, le
prospettive sono terrificanti. Senza l’aiuto dalla Regione, insieme all’aumento
delle tasse e al risanamento del bilancio, non avremo la possibilità di restare
autonomi. E’ un momento di passaggio. Sono convinto che dal prossimo anno i
condizionamenti cadranno e allora potremo agire per rilanciare le università
sarde”. Sono stati segnalati i ritardi nel versamento dei finanziamenti perché
alla fine dell’anno scorso avevano ricevuto il saldo del 2009 e ancora aspettano
l’acconto del 2010. Parallelamente i rettori hanno sollecitato fondi pubblici
per adeguare le infrastrutture edilizie e tecnologiche. Al riguardo, Maninchedda
ha fatto presente la necessità di attendere il recupero dei residui da
riprogrammare con l’assestamento di Bilancio.
Melis ha poi chiesto una maggiore attenzione nell’erogazione dei contributi agli
studenti: “La Regione dà risorse senza limiti di reddito ai giovani che vanno a
studiare altrove. Per noi è dannoso. Lo capisco solo se avviene per frequentare
corsi che non sono attivi in Sardegna”. Per avere una maggiore disponibilità
finanziaria, gli atenei isolani sperano in un intervento maggiore della Regione
nella gestione delle aziende ospedaliero-universitarie. “Basterebbe un po’ di
buona volontà per risolvere questo problema in via amministrativa”, ha detto il
capogruppo Udc-Fli Giulio Steri, mentre il capogruppo dei Comunisti – La
Sinistra Sarda Luciano Uras ha ricordato che vanno spesi i due milioni di euro
che la Regione ha stanziato per 4 anni con la Finanziaria 2009 per progetti
universitari euro-mediterranei.
Alla domanda del capogruppo Pd Mario Bruno sul futuro dell’università
decentrata, il rettore di Cagliari ha spiegato che al momento, in base alla
legge Gelmini, non si possono attivare nuovi corsi di laurea: “Lavoriamo, però,
per cercare altre forme di intervento, come i master o le scuole di
perfezionamento”. Mastino ha aggiunto: “Difenderemo con le unghie e con i denti
le sedi gemmate dove l’attività e’ in corso”.
Infine, e’ stato trattato il caso della facoltà di Architettura di Alghero che,
ha ricordato il capogruppo del Misto Franco Cuccureddu “è una eccellenza in
Italia”. Mastino ha risposto che, in base ai vincoli sul numero dei docenti, si
trasformerà in un dipartimento: “Potrà restare facoltà nel caso si crei un
raccordo con un dipartimento straniero. Ma questo rimane un punto
interrogativo”. (M.M.).