CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
***************
La terza commissione (Bilancio), presieduta dall’On. Paolo Manichedda (Psd’Az) ha proseguito la sua attività sul Dl 222 (collegato alla manovra finanziaria 2011-2013) con l’audizione del vice presidente dell’Anci Sardegna Marco Sini
Cagliari, 4 marzo 2011 - La terza commissione, presieduta dall’On.
Paolo Maninchedda (Psd’Az) ha proseguito la sua attività sul Dl 222 (collegato
alla manovra finanziaria 2011-2013) con l’audizione del vice presidente dell’Anci
Sardegna Marco Sini.
Nel suo intervento Sini ha espresso una valutazione articolata sul collegato,
“in cui sono presenti aspetti positivi e negativi, ed alcune carenze”. Per
quanto riguarda gli aspetti positivi, Sini ha citato le parti del documento
relative alle politiche ambientali ed alle risorse per lo sviluppo urbano e
territoriale raccomandando però che, su quest’ultimo punto, sia attivato un
confronto permanente fra Regione ed Enti Locali.
Le criticità del collegato, secondo Anci-Sardegna, riguardano invece i tagli su
alcune voci di grande importanza per il sistema degli enti locali: fondi per le
unioni dei comuni, risorse per il personale delle comunità montane soppresse,
stanziamenti a favore agli enti locali condannati a pagare ingenti somme con
sentenze definitive in materia di espropri, in alcuni casi al termine di vicende
giudiziarie risalenti a 20 o 30 anni fa.
Sini ha poi proposto, a nome dell’associazione dei comuni, interventi
migliorativi su alcuni articoli del collegato. Fra i suggerimenti più
significativi, la modifica della ripartizione dei canoni delle concessioni
marittime fra Regione e Comuni costieri, ora fissata in una percentuale di 70 e
30%. A giudizio dell’Anci, sarebbe opportuno un riequilibrio fino ad arrivare ad
un 50 e 50%, in considerazione del fatto che i comuni costieri devono
affrontare, durante la stagione turistica, un carico molto pesante in termini di
servizi essenziali. Inoltre, è stato espresso apprezzamento per l’istituzione
dell’osservatorio costiero. Tuttavia, a parere dell’Anci, è necessario che
questo nuovo organismo sia inserito all’interno della Conservatoria delle coste,
in modo da evitare duplicazioni di competenze e funzioni.
(A.F.)