CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Terza Commissione (Bilancio): audizione del presidente dell’Assostampa sarda Francesco Birocchi
Cagliari, 4 marzo 2011 - Centosessantasei giornalisti precari su
cinquecentotre iscritti al sindacato in Sardegna. La difficile situazione di
emergenza occupazionale in cui versa il settore dell’editoria sarda è stata
fotografata questa mattina da Francesco Birocchi, presidente regionale dell’Assostampa,
il sindacato dei giornalisti, sentito in audizione dalla Terza commissione
(Bilancio) presieduta da Paolo Maninchedda (PSd’Az). Il presidente del sindacato
dei giornalisti sardi ha portato all’attenzione della Commissione lo stato
d’emergenza del settore dell’editoria anche alla luce delle ultime crisi
aziendali, come il fallimento di E Polis (quotidiano free press che editava 19
testate in tutta Italia) che ha messo in cassa integrazione 46 giornalisti in
Sardegna, e la crisi dell’emittenza televisiva privata locale per la quale
proprio ieri si è aperto un tavolo all’assessorato regionale del Lavoro.
Birocchi ha chiesto alla Commissione interventi d’urgenza per arginare il
consistente aumento del numero dei precari e dei disoccupati, sottolineando come
la legge regionale sull’editoria (la 22 del 1998) non sia più in grado di dare
le risposte necessarie. “Sino ad oggi l’amministrazione regionale – ha
sottolineato il presidente del sindacato dei giornalisti – è intervenuta in
maniera episodica e con risorse contenute, è arrivato il momento di rimettere
mano alla legge e intervenire strutturalmente per colmare le lacune normative e
finanziarie”. In particolare Birocchi ha rimarcato alcune urgenze per le quali
ha chiesto un intervento alla Commissione: “E’ necessario stimolare attraverso
finanziamenti mirati l’avvio e la crescita delle piccole iniziative
imprenditoriali per consentire ai giornalisti precari o disoccupati di
ricollocarsi e di creare nuove opportunità di impiego. La crisi del lavoro nel
campo dell’editoria deve essere considerata alla stregua delle altre emergenze
occupazionali, tanto più se si considera il peculiare ruolo che il giornalismo
ricopre nella società, per evitare che venga compromesso il pluralismo
dell’informazione in Sardegna”. Per il presidente dell’Assostampa nell’attuale
normativa “mancano interventi sul costo del lavoro e gli aiuti si concentrano
solo su iniziative già esistenti e riguardano esclusivamente le pubblicazioni
periodiche mentre escludono quelle quotidiane”. In questa direzione Birocchi
considera il Dl 222 collegato alla Manovra finanziaria 2011-2013, lo strumento
più utile per impostare gli interventi d’urgenza necessari a dare respiro al
settore.
Ampia disponibilità in questo senso è arrivata da tutti i commissari
intervenuti, a partire dal presidente Maninchedda che, sottolineando le misure
già presenti nel testo del Dl 222 in materia di politiche per il lavoro, ha
invitato il sindacato dei giornalisti a studiare insieme con la Commissione il
percorso più rapido e incisivo per contrastare la crisi. Nella stessa direzione
gli interventi di Giulio Steri (Udc-Fli) che ha proposto misure di credito
agevolato per le nuove iniziative imprenditoriali, e di Mario Bruno (Pd) e
Adriano Salis (Idv) che hanno sottolineato l’importanza di delineare misure
urgenti a contrasto del precariato selvaggio presente anche nel settore della
stampa sarda. (M.P)