CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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La quarta commissione (Lavori Pubblici) ha sentito in audizione l’Assessore dei Lavori Pubblici Bastianino Sannitu sul Dl 222-parte seconda (collegato alla manovra finanziaria 2011-2013)

 

Cagliari, 2 marzo 2011 - La quarta commissione (Lavori Pubblici), presieduta dall’On. Matteo Sanna (Udc-verso il polo della Nazione-Fli) ha proseguito l’esame del Dl 222-parte seconda (collegato alla finanziaria 2011-2013) con l’intervento del relatore On. Angelo Stochino (Pdl) e l’audizione dell’Assessore dei Lavori Pubblici Bastianino Sannitu.
L’On. Stochino ha illustrato, in sintesi, gli articoli del disegno di legge relativi ai lavori pubblici, con riferimento ad una serie di normative di dettaglio finalizzate alla semplificazione delle procedure e ad una puntuale applicazione della legge. I principali settori interessati sono gli invasi di piccole dimensioni e le dighe, le opere idrauliche, l’agenzia Area, la riprogrammazione dei fondi per la viabilità, l’aggiudicazione degli appalti, l’utilizzo dei ribassi d’asta da parte di Province e Comuni.
Particolarmente innovativa la portata dell’art. 18 che, come ha sottolineato l’On. Stochino, permetterà ad Area di acquisire sul mercato immobiliare fabbricati da destinare all’edilizia residenziale pubblica. L’opzione dell’acquisto scatterà in presenza di due condizioni: dovrà risultare economicamente più vantaggiosa rispetto a quella della costruzione “ex novo” e, per quanto riguarda il prezzo, sarà necessaria una certificazione di “congruità” rilasciata dall’agenzia del territorio.
L’Assessore dei Lavori Pubblici Bastianino Sannitu si è soffermato invece sugli emendamenti, integrativi e migliorativi, proposti dall’Assessorato al Dl 222. Alcuni di questi, per la parte relativa alla copertura finanziaria, sono stati oggetto di una interlocuzione con l’Assessore del Bilancio Giorgio La Spisa. L’Assessore ha poi aggiunto che, nel difficile momento che attraversa l’economia regionale, le opere pubbliche possono rappresentare uno strumento d’intervento molto più rapido della programmazione ordinaria, che richiede tempi molto più lunghi.
Fra le “voci” che hanno bisogno di una maggiore disponibilità finanziaria, il piano per le infrastrutture viarie destinato agli Enti Locali ed il programma per la manutenzione delle rete.
L’Assessore Sannitu ha posto l’accento su alcune misure qualificanti che riguardano gli incentivi alle imprese locali per acquisire le certificazioni di qualità necessarie per la partecipazione agli appalti, sulla necessità di un nuovo bando sull’”housing sociale” e la riforma di alcuni meccanismi della legge 32 sulla prima casa, di cui si è registrato un calo delle domande dovuto alla crisi economica.
Con il primo intervento, la Regione finanzierà al 50% i costi che le imprese devono sostenere per le certificazioni di qualità; non si tratta di importi rilevanti (4000 euro in media) ma dell’incentivo si avvantaggeranno soprattutto le realtà di piccole dimensioni, che costituiscono buona parte del sistema produttivo regionale.
Con il secondo, si intende riproporre attraverso un nuovo bando un progetto che vede la Sardegna all’avanguardia in Italia. Si tratta di costituire un fondo immobiliare chiuso, alimentato dai contributi della stessa Regione, degli Enti Locali, di altri soggetti pubblici e di privati. Il successo della prima fase, in cui sono arrivate adesioni per un controvalore di circa 350 milioni, incoraggia la prosecuzione dell’iniziativa. Gli scopi del fondo, dalla cui gestione deriva per i sottoscrittori una remunerazione del 4-5%, sono quelli di acquistare sul mercato appartamenti da dare in locazione a canone “moderato”. Con questo strumento, in pratica, si riesce ad intercettare quella parte di domanda della cosiddetta fascia “media”, purtroppo allargatasi per effetto della crisi, che ha un reddito troppo alto per accedere alle agevolazioni dell’edilizia residenziale pubblica, e troppo basso per operare alle condizioni “normali” del mercato.
Il terzo, infine, modifica alcune parti della legge 32 che si sono rivelate “deboli” per effetto del peggioramento generale della situazione socio economica. La proposta dell’Assessorato, partendo dal taglio del 50% degli interessi su un mutuo di 120.000 euro già previsto dalla legge, è articolata su due opzioni: portare l’abbattimento degli interessi dal 50 al 70% o abbassare il tetto massimo del mutuo a 110.000 euro stralciando la somma di 10.000 che può essere trasformata in un prestito a fondo perduto (da utilizzare per le spese notarili, la progettazione od altro). Con questo “pacchetto” si conta di venire incontro alle esigenze di giovani coppie, famiglie con reddito fino a 40.000 euro, e cittadini che scelgono di abitare nei centri storici.
Al termine dell’audizione dell’Assessore, hanno preso la parola l’On. Luigi Lotto (Pd), l’On. Antonello Peru (Pdl), l’On. Eugenio Murgioni (Pdl), e l’On. Franco Meloni (Riformatori sardi), che hanno chiesto chiarimenti su aspetti specifici del disegno di legge e proposto ulteriori suggerimenti ed osservazioni.
(A.F.)