CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Terza commissione: in audizione Sfirs, Banco di Sardegna e Banca di credito Sardo. Il presidente della Finanziaria regionale Tilocca: "su Galsi si va avanti".
Cagliari, 24 febbraio 2011 - La Commissione Bilancio, presieduta
da Paolo Maninchedda (Psd’Az), ha sentito sul collegato alla finanziaria
2011-2013 i rappresentanti di Sfirs, Banco di Sardegna e Banca di Credito Sardo.
Il presidente della Sfirs, Antonio Tilocca, ha illustrato lo stato del progetto
del gasdotto Algeria Sardegna Italia (Galsi): “La situazione internazionale
gioca a nostro favore e si sta andando avanti. La decisione finale di
investimento sarà presa tra settembre e novembre. Questo significa che la
Regione dovrà impegnare la sua quota, pari a circa 150-160 milioni di euro”. In
merito all’attività della società finanziaria della Regione, “per la prima volta
- ha detto Tilocca – abbiamo messo in atto una vera infrastruttura del credito,
con fondi di dotazione che ci permettono di dare credito e non contributi”.
Entro la fine di marzo, inoltre, la Sfirs prevede che saranno eseguite tutte le
istruttorie relative al microcredito. Tilocca ha evidenziato, però, la necessità
di “semplificare i nostri uffici regionali”, perché “abbiamo bisogno di certezza
nei tempi, altrimenti diventa inutile impegnare delle risorse”. Rispondendo alle
domande dei commissari, il presidente della Finanziaria regionale ha
riconosciuto l’importanza di “puntare sull’agroalimentare e sulle campagne”. Nel
settore dei trasporti, la Sfirs è disponibile ad una partecipazione azionaria in
Meridiana “ma solo se c’è un privato che sa gestire perché la nostra funzione è
il calmieramento per evitare l’estremizzazione delle posizioni del privato”. Per
quanto riguarda il coinvolgimento della Regione in Tirrenia, la Sfirs attende il
trasferimento dei fondi indicati in Finanziaria. Infine, commentando una
richiesta dei Consorzi Fidi (Confidi) di iscrivere a patrimonio di vigilanza il
contributo della Regione, Tilocca ha prima precisato che “la
patrimonializzazione dei Confidi richiede un'enorme attenzione” per poi chiarire
che avrebbe “un senso se i Confidi lavorano per le imprese, collaborando ai
programmi sul Fondo di garanzia, e non per sé stessi”.
Per il direttore del Servizio studi, pianificazione e risk management del Banco
di Sardegna, Domenico Tanzanu, “sveltire la spesa pubblica è un’esigenza che
sentiamo molto, perché le difficoltà di liquidità dei nostri clienti sono spesso
riconducibili a mancati, o ritardati, pagamenti da parte della Pubblica
Amministrazione”. Tanzanu ha poi precisato che, mentre per i privati si registra
un “ridimensionamento, in termini di propensione al rischio”, per le imprese si
riscontra “ancora un momento di difficoltà in un momento i cui gli operatori non
hanno una visione d’investimento e sono in attesa di capire come lo scenario
possa evolvere”. Sul collegato alla Finanziaria, Tanzanu ha dichiarato di
guardare “con un attimo di apprensione” le disposizioni dell’art.14 (Contributo
agli enti locali a copertura di sofferenze finanziarie): “Su oltre 1.000 enti
che hanno rapporti di tesoreria con noi, circa il 7% ha problemi di questo
tipo”. Per quanto riguarda le disposizioni in materia di edilizia residenziale
(art.17) “le risorse d’impiego sono sovrabbondanti. I finanziamenti ci sono e si
possono trovare se la progettualità è ben fatta e dà un ritorno anche in termini
di housing sociale”.
Anche per il dirigente della Banca di Credito Sardo, Vito Argentero, il sistema
imprenditoriale “continua a vivere condizioni di difficoltà”. Si sta ragionando,
ha spiegato, “per creare meccanismi di sistema cooperativo e di filiera per il
comparto dell’agro industria e del turismo che permettano di fronteggiare il
mercato” e per avviare “azioni di crescita della cultura finanziaria nelle
imprese. Argentero ha giudicato positiva la collaborazione con Sfirs sui fondi
di controgaranzia che “danno un contributo positivo all’accesso al credito e al
mantenimento dello stesso per le imprese”. Sul disegno di legge all’esame della
Commissione, ha sottolineato come “elemento positivo” le disposizioni all’art.15
(Fondo di sviluppo urbano e territoriale) che “può rappresentare un ottimo
strumento per facilitare il partenariato tra pubblico e privato”, e ha definito
“interessante” l’art.3 (Successione nelle concessioni demaniali marittime con
finalità turistico - ricreative e della nautica da diporto).