CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Commissione lavori pubblici-audizione del Presidente e del Cda di Abbanoa sullo stato di attuazione del sistema idrico integrato
Cagliari, 24 febbraio 2011 - La commissione lavori pubblici, presieduta dall’On.
Matteo Sanna, ha sentito questa mattina in audizione il Presidente
di Abbanoa, il Cda dell’Ente ed il direttore generale, sullo stato
di attuazione del sistema idrico integrato.
All’inizio della sua esposizione, il Presidente di Abbanoa Pietro
Cadau ha consegnato alla commissione una mappa dettagliata dei siti
in cui sono in corso interventi di realizzazione o ammodernamento
sia delle rete che degli impianti di depurazione e potabilizzazione,
per un valore complessivo di oltre 300 milioni di euro, più altri 98
per i quali devono essere completate le procedure di appalto.
Questo lavoro dimostra-ha dichiarato Cadau-la vitalità della
società, che però ha operato fin dalla sua nascita e continua ad
operare in una realtà estremamente complessa. Nel territorio
regionale esistono situazioni molto critiche: su tutte le
elevatissime perdite della rete, superiori al 50%, ma anche
depuratori fortemente sottodimensionati, sversamento a mare di
scarichi civili e industriali in prossimità di centri costieri,
mancato utilizzo delle acque reflue, un rapporto con i Comuni non
sempre improntato alla leale collaborazione ed una pianta organica
in cui convivono, con evidente disagio, aliquote di personale di
diversa provenienza, con trattamenti economici e normativi molto
differenziati a parità di inquadramento professionale e di mansioni.
Dal punto di vista economico-finanziario, la parziale
capitalizzazione di Abbanoa ha provocato da una parte un forte
accumulo di debiti col sistema creditizio e, dall’altra, una serie
di difficoltà gestionali legate ai ritardi nei pagamenti alle
imprese ed ai fornitori. Tale situazione è dovuta, in buona misura,
anche ai problemi di riscossione “ereditati” dalle precedenti
gestioni pubbliche ed appesantiti dal significativo contenzioso: in
termini reali, Abbanoa deve incassare 154 milioni di euro di crediti
e ne ha recuperato finora circa il 17% con una spesa vicina ai 14
milioni di euro.
Sulla relazione del Presidente di Abbanoa si sono sviluppati, in
modo articolato, gli interventi dei commissari, che hanno toccato i
problemi della ridefinizioni degli ambiti ottimali, del personale,
degli interventi sulla rete e sugli impianti e dell’inquinamento
ambientale. Hanno preso la parola il vice presidente della
commissione On. Cesare Moriconi (Pd), l’On. Luigi Lotto (Pd), l’On.
Angelo Stochino (Pdl), l’On. Antonello Peru (Pdl), l’On. Francesco
Meloni (Riformatori sardi), e l’On. Francesco Mula (Riformatori
sardi).
Nella sua replica il Presidente di Abbanoa si è soffermato, in
particolare, sul prossimo futuro della società che, entro il 31
dicembre del 2011, dovrà completare il processo di privatizzazione,
a meno che non intervengano modifiche legislative o sia approvato il
referendum abrogativo che è stato proposto.
Riguardo alle opzioni sul mantenimento dell’ambito unico o la
divisione in nuovi ambiti “ottimali”, oggetto di disegni e proposte
di legge all’attenzione del consiglio regionale, Cadau ha fornito
alcuni dati di riferimento. Attualmente Abbanoa è divisa in 8
distretti, corrispondenti in buona parte alle aree delle province.
Fra questi, ma a condizione di poter contare su una riscossione
completa ed efficiente, solo Cagliari ed Olbia sarebbero in grado di
sostenersi economicamente; Sassari sarebbe vicina al pareggio e
tutti gli altri distretti in perdita. E ciò perché, in queste ultime
aree, sono concentrate diverse criticità: scarsità di utenze con
preponderanza di quelle “povere” (domestiche), impianti
tecnologicamente superati, inefficienze.
Se si arrivasse ad una divisione per ambiti, dunque, le realtà più
deboli sarebbero costrette ad aumentare le tariffe per raggiungere
l’equilibrio richiesto dalla legge fra investimenti e ricavi. Altro
problema piuttosto complesso, quello del personale, che dovrebbe
essere redistribuito presso le nuove sedi.
(A.F.)