CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Terza Commissione: audizione di Asel, Rete dei Porti, Marina di Arbatax e Sib-Confcommercio su DL collegato alla Manovra finanziaria
Cagliari, 24 febbraio 2011 - La Commissione Bilancio, presieduta da Paolo
Maninchedda (Ps d’Az), ha proseguito le audizioni sul DL 222
(Disposizioni nei vari settori d’intervento – collegato alla Manovra
finanziaria 2011-2013) affrontando, in particolare, il tema delle
concessioni demaniali marittime.
Gianfranco Piu, vice presidente dell’Asel (Associazione Sarda Enti
Locali), dopo aver definito “irrisorio” lo stanziamento di 100.000
euro per le amministrazioni in sofferenza finanziaria, riferendosi
ai comuni costieri ha accolto la proposta di istituire il canone
regionale sulle concessioni marittime “solo se garantisse l’intero
introito, e non il 30%, agli enti locali” per i servizi di pulizia
degli arenili.
Posizione nettamente contraria al canone è stata espressa dai
rappresentanti degli operatori della nautica in Sardegna. Carmine
Sanna, direttore generale della Rete dei Porti, ha detto: “Abbiamo
lavorato negli ultimi 15 anni per aumentare le flotte stanziali
applicando tariffe appetibili per i clienti non sardi. Prima si
lavorava 20 giorni, ora tutto l’anno, con una ricaduta sul
territorio circostante. Ma non dobbiamo pensare ai porti turistici
come a degli ambiti extra-lusso. Solo 5 porti su 50 hanno un target
di maxi-yacht con una media di spesa giornaliera di 1870 euro al
giorno per persona imbarcata. Per il resto parliamo di natanti al di
sotto dei 12 metri i cui proprietari fanno scelte in base alla
convenienza economica”. Il Consorzio, quindi, ha chiesto che non si
venga penalizzati in un Mediterraneo dove esistono realtà emergenti
molto competitive. Nicola Francesco Ammendola, rappresentante della
Turismar-Marina di Arbatax, ha spiegato che un aumento del canone
creerebbe difficoltà gravissime in uno scalo come quello ogliastrino
dove “sono essenziali i clienti locali con barche piccole, compresi
i disoccupati e i cassintegrati che per sfamare le famiglie escono
in mare a pescare”.
Alberto Bertolotti, coordinatore regionale del SIB, il sindacato dei
balneari di Confcommercio, lamentando l’incertezza sul futuro delle
concessioni che ha paralizzato gli investimenti, ha sollecitato “una
seria politica di incentivi e non di ulteriori gravami”. Timore è
stato espresso sull’indennizzo nel caso di perdita della
concessione: “Dal 2015 rischiamo di dare gratis ad altri il tavolo
che abbiamo apparecchiato per tanti anni, anche 50, perché non si
considera il valore commerciale delle nostre aziende”. Bertolotti ha
anche lanciato un allarme in linea con quanto recentemente paventato
dal presidente della Commissione parlamentare antimafia, Beppe
Pisanu: “Sul rischio dei capitali mafiosi che arrivano nel turismo,
le nostre aziende, con le concessioni messe a gara, potrebbero
diventare la lavatrice del denaro sporco della malavita”. (M.M.)