CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
***************
Commissione d’inchiesta sulla mancata applicazione delle leggi regionali: sentito in audizione l’assessore alla Pubblica Istruzione Milia.
Cagliari, 24 febbraio 2011 - La Commissione d’inchiesta sulla
mancata applicazione delle leggi regionali, presieduta da Luciano Uras
(Comunisti – La Sinistra Sarda), ha sentito in audizione l'assessore regionale
alla Pubblica Istruzione Sergio Milia.
Sono finite sotto esame soprattutto alcune norme per il cinema e lo spettacolo.
In particolare, per la legge 15/2006 (Sviluppo del cinema in Sardegna),
l’esponente della Giunta ha ammesso che l’attuazione si è scontrata con
difficoltà oggettive per la scrittura di alcuni articoli o perché non si e’
creduto in fondo alla opportunità di creare un indotto economico per l’isola:
“Con la Film Commission abbiamo perso cinque anni, mentre regioni più avvedute
come Puglia, Basilicata e Sicilia hanno intercettato 70 milioni di euro. Non si
è riusciti ad attirare risorse e a invogliare le case di produzione a girare in
Sardegna”. Milia ha evidenziato le difficoltà operative di uno “sportello” che
deve agire con maggiore snellezza (ci sono richieste inevase dal 2008)
attraverso una fondazione controllata dalla Regione o, ha suggerito, costituendo
una società in house (modificando la legge). Sarà anche necessario verificare
come accedere ad altri fondi, aggiuntivi alla “cifra ragguardevole di 4 milioni”
previsti dalla Giunta. Già con il disegno di legge collegato alla Finanziaria si
tenterà “di tagliare qualche ramo secco e di far funzionare ciò che si è
inceppato”.
Un’altra legge “in difficoltà” è la 18/2006, Disciplina delle attività di
spettacolo: “Vogliamo riscrivere meglio i criteri di iscrizione al Registro
regionale - ha detto Milia – Secondo me non viene garantita la professionalità
di chi si voleva tutelare. Troppi dopolavoristi e troppi improvvisati hanno
avuto accesso alle risorse per una normativa non troppo chiara”. Per contenere
alcuni recenti tagli in Bilancio, ha aggiunto di aver chiesto all’Assessore alla
Programmazione Giorgio La Spisa di “implementare il fondo globale” portando la
disponibilità a 8 milioni, metà per il teatro e metà suddivisa tra danza e altra
forme di spettacolo.
Per quanto riguarda lo sport, l’assessore ha evidenziato la necessità di
monitorare gli enti di promozione che ricevono più fondi regionali delle
federazioni, perché hanno un numero maggiore di tesserati favorito dall’apertura
di circoli ricreativi.
Rispondendo a molte domande dei commissari, Milia ha ammesso la necessità di
stabilire delle priorità in un momento nel quale le risorse non abbondano e si è
augurato una erogazione più veloce dei contributi destinati alle associazioni
culturali.
Affrontando i problemi della scuola e delle Università, nel dibattito è emersa
la richiesta di verificare i criteri di concessione degli assegni di merito e
del fitto casa concesso agli studenti per frequentare facoltà fuori dalla
Sardegna (si rischia di depotenziare gli atenei isolani spingendo i giovani ad
andare via) e di controllare il sistema della riduzione delle tasse d’iscrizione
in base al reddito (per non favorire eventuali furbizie). La Commissione,
infine, ha sollecitato l’assessore a fornire la documentazione sulla diffusione
e partecipazione territoriale per il programma “Sardegna speaks English”. (M.M.)