CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Conferenza stampa
Interpellanza sul futuro della filiera vitivinicola sarda
Cagliari, 23 febbraio 2011 - “Bisogna difendere la produzione e la
qualità dei prodotti locali, in particolare quelli vitivinicoli, e tutelare
coloro che vogliono elevare il livello di qualità delle produzioni. La Regione
deve rispettare la risoluzione approvata dalla Quinta Commissione consiliare”.
E’ la richiesta ferma e decisa presentata all’assessore regionale
dell’Agricoltura, Andrea Prato, dai firmatari (Lotto e più) dell’interpellanza
“sullo stato della filiera vitivinicola in Sardegna e in particolare sulle
politiche regionali relative al rilancio delle produzioni vitinicole sarde di
qualità” nel corso di una conferenza stampa. “Il 3 febbraio scorso – ha
affermato l’on. Luigi Lotto (Pd) – la Commissione agricoltura ha approvato,
all’unanimità, una risoluzione che invitava l’assessore a rivedere la sua
posizione per l’introduzione nei disciplinari del divieto di imbottigliamento
del Vermentino e Cannonnau Doc fuori dalla Sardegna. Un intervento chiesto dagli
stessi Consorzi di tutela del Vermentino e Cannonau della Sardegna a tutela
della qualità. Infatti, quando l’attività di imbottigliamento avviene fuori
dall’Isola, non si ha il controllo sul vino, per cui non si hanno garanzie sulla
qualità. In più, questi stessi vini vengono poi venduti a prezzi bassissimi. Una
risoluzione – ha affermato l’on. Lotto - a cui l’assessore Prato non ha dato
seguito”. Per questo motivo i consiglieri di opposizione e maggioranza, compatti
a sostegno del comparto vitivinicolo, hanno presentato un’interpellanza
all’assessore e al presidente della Giunta regionale per sapere quali azioni
intendano portare avanti a tutela del comparto, per adottare le indicazioni
della Quinta commissione e per riportare le competenze di controllo sui vini Doc
sui competenti organismi di controllo territoriali già esistenti.
Per l’on. Lotto opporsi all’iniziativa di vietare l’imbottigliamento fuori dalla
Sardegna “è una colpa grave dal punto di vista politico. Vuol dire stare dalla
parte di chi non vuole promuovere le produzioni di qualità”. Per l’esponente del
Pd si tratta di un atteggiamento incomprensibile da parte dell’assessore Prato
visto che “la parola d’ordine della Regione ultimamente è promuovere i prodotti
locali e di qualità”.
Anche l’on. Daniele Cocco (Idv) chiede “che l’assessore dia L’assenso al nuovo
disciplinare”. Non solo. L’esponente dell’Italia dei Valori ha evidenziato come
ci sia già stato il parere favorevole degli uffici assessoriali: “La posizione
assunta dall’assessore Prato non convince e non è chiara. Adesso deve chiarire
in Consiglio regionale come intenda procedere e, questa volta, deve dare una
risposta netta e chiara”. Critiche alla politica assessoriale sul settore
vitivinicolo dell’ultimo anno sono state espresse anche dall’on. Roberto Capelli
(Gruppo Misto): “Prima la Regione ha espropriato il controllo sulle produzioni
alle Camere di commercio affidandolo a una società a scopo di lucro esterna alla
Sardegna, adesso non si capisce per quale motivo dovrebbe essere consentito
l’imbottigliamento oltre il territorio regionale. Vogliamo capire cosa
l’assessore ha intenzione di fare per tutelare le produzioni regionali”. Secondo
l’on. Capelli “ci sono alcune associazioni di categoria che hanno interessi
puramente cagliaritani affinché vengano alleggeriti i controlli a discapito
delle aziende serie che hanno l’unico difetto di essere lontane dalla politica
cagliaritana”. Secondo l’on. Antonio Solinas (Pd) “da un lato il settore
vitivinicolo ha fatto passi da gigante sulla qualità del prodotto, dall’altro
abbiamo un assessore dell’Agricoltura che propone l’imbottigliamento del vino
fuori dalla Sardegna. E’ una richiesta che non può essere accettata”. Critica
anche l’on. Claudia Zuncheddu (Comunisti – La Sinistra sarda): “In un momento in
cui la globalizzazione avanza e la Sardegna risulta l’anello debole di questo
processo economico bisogna potenziare la qualità e lo sviluppo dei nostri
prodotti. Vorrei capire perché l’assessore Prato rema contro la naturale
valorizzazione dei prodotti sardi. Le sue sono scelte irrazionali e fanno
emergere una volontà gravissima, ossia quella di reprimere lo sviluppo dei
prodotti locali anziché tutelarli”. In conclusione l’on. Lotto ha affermato che
“il cannonau è uno dei pochi vitigni protetti e si può produrre solo in
Sardegna. Ciò che vuole l’assessore, ossia sbloccare questa protezione aprendo
la produzione anche fuori Sardegna, è un crimine verso la viticoltura sarda”. (E.L.N.)