CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Terza commissione-Audizione di Confapi e Confartigianato sul collegato alla finanziaria (DL 222-disposizioni nei vari settori di intervento)
Cagliari, 22 febbraio 2011 - La Commissione programmazione ha
proseguito le audizioni sul collegato alla finanziaria 2011-2013 (DL
222-disposizioni nei vari settori di intervento) con i contributi della Confapi,
l’associazione di categoria delle piccole e medie imprese, e della
Confartigianato.
Il Presidente regionale di Confapi Italo Senes, in apertura, si è espresso in
modo fortemente critico sull’ipotesi di introdurre una sovra tassa sulle
concessioni demaniali. “Riteniamo che sia inopportuna e, soprattutto, colpisca
il turismo che dovrebbe essere uno dei nostri punti di forza, semmai da
sostenere con una politica mirata di incentivi”. Senes hai poi espresso
preoccupazione per l’effetto “domino” che la nuova tassa potrebbe innescare,
“perché nella pratica tratta in modo uguale situazioni molto diverse, ad esempio
quelle delle superfici coperte e non coperte”.
Dal rappresentante di Confapi è arrivato poi un apprezzamento per altre misure
del collegato: sbrurocratizzazione, ottimizzazione dei fondi Fas, premialità ai
comuni che “centrano” gli obiettivi della raccolta differenziata, istituzione
degli “ecocentri” per realizzare economie di scala, apertura all’utilizzo delle
energie rinnovabili ed alle agevolazioni nel fotovoltaico. Occorre invece un
approfondimento – ha sollecitato – sulla questione delle bonifiche nei siti
industriali inquinati. Le proposte di Confapi su questo punto sono
sostanzialmente tre: certezza dei tempi, corsie preferenziali per il sistema
imprenditoriale regionale nella fase degli interventi ed assegnazione delle aree
bonificate, con prezzi agevolati, alle imprese locali per favorire
l’insediamento di nuove imprese.
Per la Confartigianato la valutazione generale sul collegato è sostanzialmente
negativa, perché è mancata quella fase approfondita di concertazione che avrebbe
consentito sia di misurare l’impatto delle nuove norme sul mondo produttivo
sardo sia di ottenere risultati finali migliori. Nel merito, il Presidente
regionale Luca Muggianu si è soffermato su una serie di punti: dai canoni
demaniali alle premialità per le imprese che “aprono” alla partecipazione dei
lavoratori agli utili, dalla continuità territoriale al partenariato, dalle
bonifiche alla riforma degli incentivi per le aziende.
Muggianu ha quindi sollecitato un tavolo tecnico con la scopo di lavorare ad una
riforma organica della normativa regionale sull’artigianato, a partire dal
credito e dalla burocrazia. In tempi di crisi – ha ricordato – è del tutto
anomalo accumulare residui passivi sulla legge regionale 51 e non riuscire ad
impiegare le risorse disponibili; vuol dire che il meccanismo si è inceppato.
Così come sono troppi, in media, i 10 mesi necessari per definire le pratiche
finanziamento. Oggi – ha concluso – nessuna azienda può operare in un periodo
così lungo senza la certezza di poter contare, o meno, su determinate risorse.
A.F.