CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Terza commissione: audizione di Confcooperative, Legacoop e Unuci sul collegato alla finanziaria
Cagliari, 22 febbraio 2011 - La serie delle audizioni programmate
per oggi dalla terza commissione sul collegato alla finanziaria si è conclusa
con gli interventi dei vertici regionali di Confcooperative, Legacoop e Unci
(Unione nazionale cooperative italiane).
Per il responsabile di Confcooperative Andrea Pilia il collegato contiene alcune
risposte interessanti per il settore, come le misure a favore delle cooperative
di gestione che operano nei parchi e gestiscono un grande patrimonio pubblico.
Tuttavia, attraversano un momento molto complesso: contratti scaduti,
impossibilità di accedere a fondi europei e di partecipare a bandi e gare per
espandere la loro attività. La crisi-ha affermato Pilia-ha colpito anche il
nostro mondo ma, se si guardano ad esempio i dati della cassa integrazione, si
vede che abbiamo usato questo strumento molto meno di altri settori produttivi,
mostrando una buona capacità di tenuta. Pilia ha poi sollecitato interventi per
superare la legge regionale 16 del 1983 e sostenere la maggior capitalizzazione
delle imprese ed i loro sforzi per aumentare la dimensione delle aziende.
A giudizio di Antonio Carta, di Legacoop, occorre maggiore chiarezza sui
provvedimenti che possono trovare spazio nel collegato e su altri, come ad
esempio la nuova legge quadro sulla cooperazione su cui è iniziato un confronto
con l’Assessorato, che potranno avere percorsi differenti. Anche Carta ha posto
l’accento sulla vitalità del mondo della cooperazione durante la crisi ed ha
evidenziato la necessità di alcuni interventi strategici nel campo della
promozione d’impresa, in particolare per la fase dello “start up” delle aziende
e del rilancio dell’edilizia residenziale popolare. Su questi due fronti-ha
aggiunto-siamo disposti ad investire risorse finanziarie senza dover dipendere
esclusivamente dalla Regione: dobbiamo però avere un perimetro normativo chiaro
per poter operare con efficacia.
Ha chiuso gli interventi il responsabile di Unci Roberto Murgia, che ha
auspicato una legge per il credito d’esercizio alle cooperative, anche per
spezzare il “circolo vizioso” che, partendo dal ritardo con cui la pubblica
amministrazione effettua i pagamenti, si è esteso all’area contributiva e
fiscale. In questo momento difficile in cui ancora non si è usciti dalla crisi e
non si è imboccata la strada della ripresa-ha concluso Murgia- incentivare la
nascita di nuove imprese cooperative può rivelarsi una scelta vincente.
(A.F.)