CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Terza Commissione: audizione di Cgil-Cisl-Uil su DL collegato alla Manovra finanziaria
Cagliari, 22 febbraio 2011 - La Commissione Bilancio del Consiglio
regionale ha iniziato le audizioni sui contenuti del D.L. 222 (Disposizioni nei
vari settori di intervento - collegato alla Manovra finanziaria 2011-2013)
sentendo i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil. I sindacati, precisando di avere
in corso un confronto con la Giunta e annunciando la stesura di un documento
dettagliato per i prossimi giorni, hanno criticato la scarsa omogeneità degli
interventi previsti per il lavoro e lo sviluppo, contenuti in due distinti
provvedimenti e non in capo alla stessa Commissione consiliare.
Il segretario generale della Cisl sarda, Mario Medde, ha spiegato: "Non c'è la
necessaria attenzione ai problemi del lavoro. Le schede che abbiamo riguardano
misure che in buona parte e negli anni si sono dimostrate insufficienti". In
particolare, la Cisl propone interventi per favorire l'apprendistato come mezzo
di contrasto alla disoccupazione giovanile insieme alla lotta alla dispersione
scolastica. Per quanto riguarda le imprese, ha osservato Medde, manca "la
defiscalizzazione degli oneri previdenziali con incentivi selettivi a favore del
manifatturiero e per trasformare i contratti da tempo determinato a tempo
indeterminato". Infine, per la Cisl occorre ripristinare il patto costituzionale
tra Stato e Regione: ""Nel 150° anniversario dell'Unità d'italia, lo Stato
stabilisce un rapporto di neocolonialismo mettendo il silenziatore sulla
vertenza entrate", lasciando poi irrisolti il problema della rinegoziazione del
patto di stabilità e l'attuazione degli accordi sul rilancio delle attività
produttive.
Anche il segretario regionale della Cgil, Michele Carrus, ha lamentato "la
sostanziale incertezza delle risorse in entrata per gli interventi ordinari e
per gli investimenti" con la conseguenza che aumenterà il debito pubblico.
Inoltre, il calo delle risorse provoca tagli in settori come la scuola, la
sanità e il trasporto pubblico locale colpendo le fasce sociali più deboli. La
Cgil contesta poi una eccessiva concentrazione di risorse per lo sviluppo locale
parlando di "interventi discrezionali senza alcun confronto, né locale, né sui
grandi orientamenti di fondo delle politiche della Giunta, tra i quali il lavoro
non sembra una reale priorità" per l'insufficienza delle risorse stanziate in
Finanziaria. La carenza degli stanziamenti, Carrus l'ha fatta notare anche per
altri settori, come nello sviluppo del fotovoltaico.
Infine, il segretario organizzativo regionale della UIl, Terenzio Calledda,
condividendo le osservazioni dei dirigenti di Cisl e Cgil, ha chiesto l'avvio di
un confronto reale con le istituzioni e l'elaborazione di una "strategia
unitaria e coerente" con strumenti in grado di garantire la certezza delle spesa
di tutte le risorse disponibili. (M.M.)