CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Vertenza entrate: gli interventi dei capigruppo.
Cagliari, 17 febbraio 2011 - La seduta del Consiglio regionale dedicata alla
vertenza entrate č proseguita con gli interventi dei capigruppo.
Adriano Salis (Idv) ha espresso un timore: "Per eccesso di prudenza
e timidezza e, forse, per qualche calcolo di carattere politico,
abbiamo la sensazione che ci stiamo avviando verso una delle
peggiori sconfitte istituzionali".
Luciano Uras (Comunisti - La Sinistra Sarda - Rosso Mori) ha detto:
"Riteniamo che vada impugnato il Bilancio dello stato, coerentemente
con quanto il Consiglio regionale ha gią votato. La Giunta ha una
responsabilitą gravissima perchč tergiversa mentre lo schieramento
sociale che sosteneva la vertenza č scomparso".
Secondo Giulio Steri (Udc), "non c'č alcuna volontą di abbandonare
la lotta con lo Stato perchč la Giunta ha dato adempimento agli
impegni indicati nell'ordine del giorno di dicembre; sono state
tracciate le strade per giungere al risultato sostanziale e ci č
stato anche detto come muoverci per ricontrattare il patto di
stabilitą".
Mario Diana (Pdl) ha evidenziato: "E' troppo palese l'atteggiamento
di contrarietą politica del centrosinistra che vorrebbe indurre la
maggioranza di centrodestra a sollevare un problema nei confronti
del Governo nazionale; in questa battaglia, la politica andava
lasciata fuori; mi viene difficile pensare di impugnare il bilancio
dello Stato quando autorevolissimi pareri ci suggeriscono di non
farlo, ma ci sono le condizioni per sollevare il conflitto di
attribuzioni".
Mario Bruno (Pd), dopo aver criticato il mancato accesso al
carteggio tra l'amministrazione regionale e i costituzionalisti
interpellati ("giustificato dal presidente della Giunta Cappellacci
in conferenza dei capigruppo con ragioni di riservatezza"), ha
detto: "Dobbiamo fare pressione politica. Non siamo cittadini di
serie B o C. Finora c'č stato un atteggiamento dilatorio, ma la
trattativa politica al momento č fallita: ci rimane la mobilitazione
popolare e l'impugnazione del Bilancio nazionale di uno Stato amico
governato da un presidente amico. (M.M.)