CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Conferenza stampa gruppi centrosinistra sulla vertenza entrate e sull’occupazione dell’aula consiliare.

 

Cagliari, 21 dicembre 2010 - “La Giunta regionale deve immediatamente avviare le procedure per l’impugnazione del Bilancio dello Stato. Altrimenti l’occupazione dell’aula consiliare proseguirà ad oltranza”. È netta e categorica la posizione dei consiglieri regionali del centrosinistra che da ieri hanno scelto di occupare l’aula del Consiglio. “La nostra”, ha sostenuto il capogruppo del PD Mario Bruno, “non è una posizione di parte, ma una iniziativa nell’interesse di tutti i sardi, che rischiano di perdere oltre 2 miliardi di risorse dovute dallo Stato alla Sardegna”. Gli esponenti dell’opposizione, che continuano a portare avanti l’occupazione della sala consiliare di via Roma, hanno esposto la propria posizione in una conferenza stampa svoltasi questa mattina, poco dopo l’incontro con il Presidente della Giunta, Ugo Cappellacci, e con l’assessore alla Programmazione, Giorgio La Spisa. “Un incontro interlocutorio”, secondo Mario Bruno, “che ha aperto uno spiraglio di trattativa. Abbiamo costretto la Giunta ad un ulteriore approfondimento sui conti e sulle cifre che, come è noto, non coincidono tra quanto indicato nel Bilancio dello Stato e quanto comunicato alla Regione”. Secondo quanto riferito dai consiglieri della minoranza, il Presidente Cappellacci avrebbe mostrato il contenuto di una mail ricevuta da un funzionario del Ministero dell’Economia, nella quale le risorse destinate alla Sardegna sarebbero quantificate in 5.293 milioni di euro per il 2010 e in 5.398 milioni per il 2011. “Ma sono solo promesse”, ha commentato ancora Bruno, “da parte di un Governo che non ne ha mantenuta nessuna, nei confronti della Sardegna. Noi abbiamo chiesto al Presidente Cappellacci di avviare le procedure per il ricorso alla Corte Costituzionale, dato che le scadenze sono ravvicinate. La Giunta ha ancora 50 giorni scarsi per deliberare e predisporre gli atti. Intanto noi manteniamo l’occupazione e lavoriamo per un ordine del giorno unitario in vista di una mobilitazione nei confronti del governo nazionale. Di positivo” ha concluso il capogruppo democratico, “c’è stato il riconoscimento, da parte del Presidente della Giunta, delò lavoro svolto nel 2006 e nel 2007, dal suo predecessore nella battaglia con lo Stato per il riconoscimento delle entrate tributarie destinate alla Sardegna”. Al vertice con Cappellacci e La Spisa, infatti, era presente anche l’ex governatore Renato Soru, col quale sono state affrontate alcune voci di possibili entrate per il bilancio della Regione. “Lo Stato, finora, è stato inadempiente”, ha aggiunto il capogruppo di SEL, Luciano Uras, “in questi casi si procede davanti alla Corte Costituzionale. Noi dobbiamo attrezzarci per essere pronti nel caso in cui il governo non mantenga le promesse. Se poi lo Stato ci riconoscerà i nostri diritti, tanto meglio. Vuol dire che ritireremo il ricorso”. Per il capogruppo dell’Italia dei Valori, Daniele Secondo Cocco, il centrosinistra non ha intenzione di fare ostruzionismo, “e anche se la finanziaria arrivasse subito in aula, non sarebbe in grado di dare risposte ai sardi. La priorità è senza dubbio il rispetto dell’articolo 8 dello Statuto da parte dello Stato”. Dello stesso avviso anche Franco Sabatini (PD), secondo il quale “non sarebbe la prima volta che andiamo avanti con l’esercizio provvisorio. Il danno vero per la Sardegna sarebbe non avere le risorse che lo Stato ci deve riconoscere. L’accusa che ci viene rivolta di provocare danni alla Sardegna è scorretta e senza fondamento”. “L’obiettivo della mobilitazione dei consiglieri del centrosinistra”, ha spiegato Chicco Porcu (PD), “è quello di invitare il Presidente della Regione ad avere più coraggio. Gli abbiamo messo a disposizione tutto il patrimonio di competenze ed esperienze della passata esperienza di governo. Per questo il successo di Cappellacci in questa vertenza sarà il nostro successo. Sarà il successo di tutti i sardi”. “Purtroppo”, ha aggiunto Francesca Barracciu (PD), “la maggioranza e la Giunta si svegliano sempre dopo l’occupazione dei luoghi simbolo delle istituzioni. Ormai non c’è più tempo da perdere”. L’occupazione dell’aula consiliare, quindi, andrà avanti fino a quando la Giunta non accetterà di impugnare il Bilancio dello Stato, a meno che il Presidente Cappellacci non porti in aula i documenti che attestano le reali cifre a disposizione della Sardegna.