CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Conferenza stampa dell’opposizione sulla legge finanziaria regionale
Cagliari, 2 dicembre 2010 - La presentazione di migliaia di
emendamenti per correggere una manovra finanziaria fasulla, senza risorse, priva
di idee, indecente e disgustosa.
Così i gruppi di opposizione intendono porre rimedio in Aula ai documenti
finanziari presentati dalla giunta regionale. Non si tratta di ostruzionismo ma
di essere consapevoli che la Sardegna ha bisogno di una manovra diversa.
Lo hanno ribadito stamattina in una conferenza stampa tutti i gruppi della
minoranza.
“La pregiudiziale – ha detto il capogruppo del Pd Mario Bruno – rimane la
battaglia sulla vertenza entrate. Facciamo pesare in Parlamento il voto dei
deputati sardi per far valere gli interessi della Sardegna. Ma stiamo preparando
anche una contro finanziaria con cui sfideremo il presidente Cappellacci. La
manovra presentata dalla giunta è indecente e deve essere cambiata”.
Anche per l’on. Franco Sabatini (Pd), relatore di minoranza della manovra che
dovrebbe entrare in aula martedì 14 dicembre, la pregiudiziale rimane la
vertenza entrate, vertenza che non può essere scissa dal patto di stabilità.
Mercoledì – ha aggiunto l’esponente del Pd – la legge sul patto di stabilità
sarà approvata dal parlamento in via definitiva. Quindi, avremo la certezza che
le risorse per la Sardegna non ci sono.
Per Sabatini la posizione della giunta regionale è “supina” nei confronti del
governo, la finanziaria è priva di idee, l’articolo 3 è una presa in giro.
Sabatini ha precisato che l’opposizione chiede che già nella Finanziaria siano
inseriti degli interventi specifici e che non si prenda ancora tempo rinviando
al collegato. Franco Sabatini ha chiamato l’assessore regionale Giorgio La Spisa
il “Tremonti sardo” che vuole centralizzare tutto mentre gli enti locali
dovrebbero gestire direttamente i fondi per lo sviluppo. Una delle proposte
fatte dall’opposizione è quella di costituire un fondo per rilanciare le opere
pubbliche immediatamente cantierabili. Sarebbe un modo – ha aggiunto – per non
fare assistenzialismo e per creare sviluppo e occupazione.
Per l’on. Luciano Uras (Comunisti – la sinistra sarda – Rossomori) questa
manovra è fasulla, indecente, disgustosa, piena di furberie, priva di soldi.
Il 14 dicembre – ha detto Uras – la manovra entra in aula e a Roma si voterà la
fiducia. Speriamo che subito dopo Berlusconi salga al Quirinale e si dimetta.
Il giudizio di Uras sulla Manovra è estremamente negativo. Il primo fondo che è
stato cancellato – ha detto – è il fondo per l’occupazione. Inoltre, la massa
manovrabile in questa manovra è pari a zero. Tra sanità (3 miliardi e 500
milioni), spese per il sistema pubblico (1 miliardo e 500 milioni) altri
interventi sugli enti locali e su altre leggi tipo la 162), il totale delle
spese obbligatorie è pari a 5 miliardi e 500 milioni e la potenzialità di spesa
è di circa 6 miliardi e 200 milioni. Luciano Uras ha annunciato la presentazione
di 3000 emendamenti. L’approvazione della manovra entro il 31 dicembre sembra
quindi difficile. .
Per Daniele Cocco (Idv) la finanziaria è totalmente da cambiare. E’ talmente
scarna – ha detto – che poteva essere approvata dalla giunta per decreto.
L’on. Chicco Porcu (Pd) ha affermato che non si può parlare di ostruzionismo da
parte dell’opposizione. Aspettiamo le prossime scadenze della politica nazionale
per sapere se ci saranno le risorse che devono essere versate alla Sardegna. Per
Porcu questa finanziaria non ha idee né risorse.
L’on. Francesca Barracciu (Pd) ha parlato di bilancio fasullo. Basta con le
prese in giro – ha detto - il disavanzo soprattutto quello sanitario va coperto
subito. (R.R.)