CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Vertenza entrate: il presidente della Regione Ugo Cappellacci sentito in audizione dalla Terza commissione.
Cagliari, 26 novembre 2010 - “Questo governo regionale è
determinato a concludere al più presto, entro qualche settimana, la vicenda
della Vertenza entrate. Ormai siamo arrivati al dunque. Lo Stato ci deve versare
le risorse che ci deve, in caso contrario non avrò nessuna difficoltà a mettere
in campo ogni tipo di strumento, prima fra tutti quello dell’impugnazione della
legge finanziaria dello Stato se non dovesse prevedere le risorse per la
Sardegna. Lo ha detto il presidente della Regione Ugo Cappellacci sentito
stamattina in audizione dalla commissione Bilancio, presieduta da Paolo
Maninchedda (Psd’az). Due ore di confronto con i commissari su una questione che
secondo maggioranza e opposizione non ammette più rinvii.
L’auspicio – ha detto ancora il presidente della Regione – è quello che si
arrivi a un fronte unitario e compatto perché sulla questione delle entrate non
ci possono essere divisioni. Il presidente Cappellacci ha anche parlato su
precisa richiesta dell’on. Steri (Udc) del Patto per il Sud che nelle
intenzioni, si decide in queste ore, dovrebbe sbloccare anche i fondi Fas.
“Ho incontrato Berlusconi ieri alle 13 – ha precisato Ugo Cappellacci
rispondendo a una domanda dell’on. Gian Valerio Sanna – abbiamo parlato di
Vertenza entrate, di Fondi Fas, della Sassari Olbia. Il presidente del Consiglio
conosce ed è costantemente sensibilizzato sui problemi della Sardegna”.
Grande preoccupazione è stata espressa dai commissari dell’opposizione. Il primo
a intervenire è stato l’on. Chicco Porcu (Pd) che ha sollecitato risposte non
effimere. “Non possiamo - ha detto – affrontare una finanziaria “vuota” in cui
mancano le risorse che ci sono dovute”. Per Porcu bisogna smetterla di fare
“ginnastica parlamentare”. La minoranza è qui per darle tutto l’appoggio
necessario – ha aggiunto l’esponente del Pd rivolto al presidente della giunta -
se lei si batterà per gli interessi della Sardegna. “Per adesso – ha affermato
Porcu – dal governo nazionale ci sono arrivati solo schiaffi. Sarebbe il caso di
elevare il livello dello scontro politico. L’on. Porcu ha chiesto al presidente
se la regione è intenzionata a impugnare il bilancio dello Stato nel caso non si
dovessero prevedere le risorse dovute all’isola e quale è l’impegno della
Regione al tavolo della Commissione Paritetica. “Il presidente Cappellacci – ha
concluso Porcu – deve rivolgere un appello a tutti i parlamentari sardi. Una
legge di bilancio dello Stato che non contenga le entrate che noi chiediamo deve
essere bocciata da tutti i nostri deputati senza distinzione di parte politica”.
Il capogruppo del Pd Mario Bruno ha parlato di atteggiamento dilatorio da parte
dello Stato. “Non vorremmo – ha detto Mario Bruno rivolgendosi al presidente –
che lei si fosse arreso”. La tragedia economica e finanziaria che sta vivendo la
nostra terra non può ammettere più rinvii. Bruno ha ricordato che il calcolo
delle risorse viene fatto sulla base dell’articolo 8 dello Statuto che non ha
bisogno di norme di attuazione. “L’anima dell’articolo 8 – ha sottolineato – è
l’articolo 8, niente altro”. Per il capogruppo del Pd è ormai necessaria una
mobilitazione, l’impugnativa di ogni legge finanziaria che non preveda le
risorse dovute alla Sardegna e la sollevazione del conflitto di attribuzione”.
Per Bruno è necessario dare attuazione all’ordine del giorno approvato dal
consiglio sul federalismo fiscale.
L’on. Sabatini (Pd) ha detto che la vertenza entrate non è né di destra né di
sinistra e che l’incontro di oggi era stato deciso non per contestare ma per
chiarire. Sabatini ha affermato di avere l’impressione che il regime delle nuove
entrate sia affrontato in termini errati cioè sulla base di una contrattazione
che si limita a fare calcoli per raggiungere il livello massimo di spesa sulla
base del patto di stabilità.
L’on. Luciano Uras (La sinistra sarda – Comunisti – Rossomori) ha affermato di
non essere più disponibile a fare “pellegrinaggi”. Per Uras deve essere
sollevato da subito il conflitto di attribuzione presso la Corte Costituzionale
e di questa vicenda deve essere interessato anche il Capo dello Stato. Quindi
basta con le trattative è necessario fare la “pulizia del bilancio” e ridurre
l’incidenza delle spese correnti eliminando gli sprechi.
L’on. Giampaolo Diana (Pd) ha chiesto sicurezze e certezze. Siamo in presenza –
ha detto - di un Bilancio e di una Finanziaria che non sono in grado neanche di
onorare gli impegni presi. Sulla commissione paritetica il giudizio
dell’esponente del Pd è che il risultato sarà molto diverso da quello atteso.
L’on. Pierpaolo Vargiu (Riformatori sardi) ha auspicato una grande unità tra
tutte le forze politiche. “Siamo una regione debole – ha aggiunto – tale
debolezza sarebbe esponenziale se fossimo divisi. Una spaccatura sulla
rivendicazione dei diritti dei sardi non sarebbe comprensibile”.
L’on. Francesca Barracciu (Pd) ha sottolineato che la Sardegna sta chiedendo che
venga rispettata una legge dello Stato. La giunta – ha detto la consigliera – ha
fatto la scelta di portare avanti la linea delle norme di attuazione. Una scelta
che noi non condividiamo e che sta portando ulteriori ritardi. L’on. Barracciu
ha chiesto notizie certe sui tempi in cui queste norme di attuazione verranno
approvate e chiarezza sulla legge di stabilità. “Noi ravvisiamo – ha concluso –
un atteggiamento troppo comprensivo da parte della giunta, vogliamo maggiore
determinazione perché il tempo è scaduto”.
L’on. Alessandra Zedda (Pdl) ha chiesto certezze. “Vigiliamo – ha detto –
sull’operato del governo nazionale, nel caso non si dovessero raggiungere i
risultati che vogliamo agiremo con assoluta determinazione”.
L’on. G.V. Sanna (Pd) ha parlato di “liturgia politica”. Il rispetto delle leggi
– ha detto – non ammette trattative e ambiguità. Sanna ha chiesto di sapere
quale è l’elemento nuovo che dovrebbe, dopo le inutili promesse di questo inizio
di legislatura, indurre a credere nella risoluzione positiva della vertenza
entrate e a quando risaliva l’ultimo incontro, per parlare delle questioni
sarde, tra il presidente Cappellacci e il presidente del Consiglio Berlusconi.
L’esponente del Pd ha chiesto anche notizie dettagliate sulla commissione
paritetica, sulla crescita o decrescita del Pil e sul Patto di stabilità.
L’on. Cocco (Idv) ha chiesto di sapere con certezza quando si definirà la
vertenza entrate mentre l’on. Renato Lai (Pdl) ha chiesto notizie sui
finanziamenti per la Sassari-Olbia.
L’on. Steri (Udc) ha parlato di “federalismo egoista” che certo non rafforzerà
la Sardegna. Steri crede che sia ammissibile ed auspicabile, per quanto riguarda
i decreti attuativi sul federalismo, nel caso dovessero essere approvati, fare
ricorso al presidente della Repubblica. (R.R.)