CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Commissione d’inchiesta sulla mancata applicazione delle leggi regionali: l’audizione dell’assessore regionale al lavoro.

 

Cagliari, 23 novembre 2010 - Riformare l’apparato burocratico per contrastare la farraginosità che lo caratterizza e garantire celerità ed efficienza alla spesa pubblica. E’ questa la proposta dall’assessore regionale al Lavoro Francesco Manca sentito questa mattina in audizione dalla Commissione d’inchiesta sulla mancata applicazione delle leggi regionali, presieduta da Luciano Uras (Comunisti - La Sinistra Sarda - Rosso Mori). “In un anno di lavoro - ha esordito l’assessore - ho appurato come le difficoltà nell’applicazione di alcune normative derivino spesso da una farraginosità dell’apparato burocratico che non è in grado di rispondere alle tempistiche della spesa”. L’assessore ha evidenziato la necessità di intervenire sulle “rigidità strutturali che impediscono di rispondere alle esigenze dei nostri utenti e che non considerano il fattore tempo una variabile strategica”, puntando per prima cosa sulla qualità organizzativa della struttura. “Quando sono entrato in assessorato, ha spiegato Manca, non ho trovato un budget di risorse attribuibili a ciascun servizio, pertanto ho messo in piedi un master plan che prevede ogni capitolo di spesa e ogni singola attività di intervento”. Una modifica necessaria – ha precisato l’assessore – “per avere un quadro programmatorio ex ante e per far sì che ogni servizio proceda autonomamente, consentendo di monitorare mensilmente le risorse messe campo”. Nello specifico, il monitoraggio della spesa ha riguardato tre ambiti, quello regionale, statale e comunitario. “Nel 2010, l’ultima dato risale al 27 ottobre scorso, la spesa dei fondi Por è risultata in linea con quanto richiesto dalla Commissione europea. Per quanto riguarda invece i fondi regionali, considerata la scelta di programmare la nostra attività con cadenza mensile, non dovrebbero esserci residui, e ci aspettiamo che il budget di cassa sia mantenuto”. Secondo l’assessore questa metodo permetterebbe di seguire le iniziative con attenzione e “realizzare i flussi di spesa con la tempistica pensata”. Manca ha poi sottolineato l’esistenza di vincoli come quello del patto di stabilità “che obbliga alla realizzazione di residui passivi, che il prossimo anno saranno tali da rendere inutile fare un bilancio”, senza nascondere la necessità di “un intervento strutturale sull’organizzazione del lavoro all’interno dell’assessorato, ad esempio a livello di ragioneria, dove credo vi siano alcuni problemi”. Rispondendo ai quesiti posti da alcuni consiglieri sui percorsi di formazione, l’assessore ha chiarito che l’ipotesi della Giunta è quella di indirizzare gli enti verso una gestione autonoma della formazione, lasciando alla Regione il ruolo di governance dell’occupazione. Le competenze sulla formazione dovranno quindi essere affidate, tramite bando, alle agenzie di formazione. “Attualmente - ha spiegato – abbiamo 200 agenzie accreditate. Occorrerà fare una selezione più accurata per garantire un percorso di qualità e non di quantità”. La Regione dovrà invece occuparsi dell’alta formazione, ma invece di “mandare i nostri studenti all’estero, credo che i master debbano essere fatti in Sardegna portando qui i migliori soggetti a livello internazionale”. Il presidente della Commissione, Luciano Uras, ha citato come esempio negativo sotto il profilo di attuazione delle leggi, il caso della n.20, approvata nel 2005 e allo stato attuale totalmente inapplicata, chiedendo all’assessore di chiarire il destino a cui andranno incontro le strutture previste in essa, come ad esempio l’Agenzia regionale del Lavoro. Uras ha poi denunciato la scelta dell’Agenzia di praticare le assunzioni servendosi di agenzie interinali, in aperta violazione alla “norma che stabilisce il ricorso esclusivo a contratti a tempo determinato tramite procedure di selezione pubblica”. L’assessore al lavoro sarà ancora sentito prossimamente dalla commissione e presenterà un dossier sull’attività dell’assessorato negli ultimi quattro anni come richiesto dall’organismo consiliare.