CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Dichiarazione on. Gavino Manca (Pd) sulla drammatica situazione del sistema scolastico regionale
Cagliari, 16 novembre 2010 - La riforma scolastica doveva essere
improntata sugli investimenti e non sui tagli. Soprattutto per la Sardegna dove
investire in cultura è la base per il futuro delle nuove generazioni. E invece
l’azione del governo nazionale ma anche quella del governo regionale puntano
solo sul ripianamento del debito pubblico sacrificando l’istruzione.
E’ quanto ha sostenuto il consigliere regionale del Pd Gavino Manca intervenendo
in aula nel dibattito generale sulla mozione sulla drammatica situazione del
sistema scolastico regionale.
Gavino Manca ha illustrato i dati di una istruzione che in Sardegna proprio non
funziona. Negli ultimi tre anni nell’isola hanno perso il posto di lavoro circa
3000 insegnanti, il numero degli studenti per classe è ben oltre il limite di
sicurezza. Le classi formate anche da 30 alunni non consentono un normale
apprendimento e rendimento scolastico e questo avvantaggia il processo di
abbandono e dispersione scolastica. Inoltre, sono state penalizzate le scuole
delle piccole realtà locali, in particolare quelle delle zone interne della
Sardegna. Il risultato è che i dati sull’alfabetizzazione, che già vedono la
nostra isola agli ultimi posti in Italia e in Europa, sono destinati a
peggiorare ulteriormente. Per Gavino Manca è necessario un cambio di rotta. Il
presidente Cappellacci deve capire che deve investire in Istruzione. “Solo così
– ha concluso Manca – i giovani della Sardegna potranno prepararsi ad affrontare
la sfida del mercato del lavoro. Quindi, non è più rinviabile un vero progetto
culturale di investimenti in istruzione, ricerca e ambiente. La scuola sarda va
difesa ad ogni costo. Come vanno difese le decine di migliaia di docenti precari
sardi che chiedono garanzie occupazionali e si aspettano un’azione forte e
inflessibile nei confronti di uno Stato che taglia l’istruzione pensando solo a
logiche di calcolo”. (R.R.)