CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Conferenza stampa gruppi centrosinistra sulla nuova Giunta regionale

 

Cagliari, 6 ottobre 2010 - “La montagna ha partorito un topolino”. È il giudizio del capogruppo del PD in Consiglio regionale, Mario Bruno, sulla nuova Giunta regionale presentata ieri sera alla stampa dal Presidente della Regione Ugo Cappellacci. I leader dell’opposizione di centrosinistra ne hanno parlato in una conferenza stampa svoltasi questa mattina in Consiglio regionale. “Vogliamo portare in aula l’evoluzione di questa crisi, la cui soluzione non ha spostato di una virgola i problemi della maggioranza e soprattutto quelli della Sardegna”, ha affermato Mario Bruno, “abbiamo perciò ottenuto una convocazione urgente dell’assemblea regionale per lunedì prossimo, per discutere della situazione politica e delle scelte del governatore”. Come hanno spiegato i capigruppo dell’opposizione, lunedì in aula il Presidente Cappellacci riferirà sull’evoluzione della crisi e sul percorso che ha portato alla nuova Giunta. Al termine dell’intervento del governatore si aprirà la fase della discussione, in cui ogni consigliere avrà a disposizione 20 minuti per intervenire. “Sarà l’occasione per capire se esista o meno un cambio di marcia rispetto a 19 mesi fallimentari”, ha aggiunto il capogruppo del PD, “anche se il nostro giudizio rimane assolutamente negativo. Il Presidente Cappellacci ha scelto una soluzione che ha riportato indietro le lancette dell’orologio, con una logica di scambio di poltrone, senza alcuna donna in Giunta, senza l’incompatibilità tra assessori e consiglieri, con l’ingresso di alcune presenze che potevano andar bene nel 1985, non certo nel 2010”. “Questa soluzione non affronta nessuno dei problemi veri della Sardegna”, ha aggiunto Luciano Uras, capogruppo della Sinistra Sarda in Consiglio regionale, “ma dimostra ancora una volta che di fronte al tracollo della società e dell’economia sarda, il Presidente reagisce in modo inconsistente, inutile, perfino dannoso. Nemmeno quando si gioca a Monopoli o a Tombola ci si comporta così”, ha proseguito Uras, secondo il quale dalla discussione di lunedì prossimo in aula dipenderà anche il futuro atteggiamento dell’opposizione sulla prosecuzione del dialogo sulle riforme. “La crisi del centrodestra nasce dall’assoluta mancanza di progetti e di idee, mentre il Presidente ha cercato di risolverla modificando, male, gli assetti”, ha quindi affermato Adriano Salis, capogruppo dell’IDV, “intensificando, semmai, le tensioni in maggioranza. Si tratta”, ha aggiunto, “di una minestra riscaldata, con l’aggiunta di ingredienti avariati, in una Giunta che guarda al passato”. Tra le iniziative che il centrosinistra ha intenzione di mettere in campo, spiccano alcune ipotesi di ricorso. “Innanzitutto contro la totale assenza di esponenti femminili in Giunta”, ha spiegato Francesca Barracciu (PD), “una cosa inconcepibile, ai sensi dell’art.51 della nostra Costituzione”. Ma la possibilità del ricorso sussiste anche su quella che Luciano Uras ha definito “un’enorme violazione dello Statuto, da parte del Presidente Cappellacci, che ha revocato le nomine degli assessori, producendo una vacatio, un’interruzione della continuità amministrativa, non prevista dalle leggi. A meno che il governatore non abbia contestualmente assunto tutti gli interim. Ma è una cosa che verificheremo sulla base degli atti depositati dal Presidente”.