CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Conferenza stampa gruppi centrosinistra sulla crisi della Giunta regionale
Cagliari, 1° ottobre 2010 - “Il Presidente Cappellacci deve venire in aula e formalizzare la crisi. Questa maggioranza non ha più nulla da dire. Il governatore ne prenda atto e si dimetta”. Così si è espresso il capogruppo del Partito Democratico Mario Bruno, nella conferenza stampa convocata dai gruppi del centrosinistra in Consiglio regionale, al termine di una seduta lampo dell’assemblea, rinviata a giovedì 7 ottobre per le fibrillazioni dovute alla formazione della nuova Giunta regionale. “Non abbiamo paura del voto. Anzi, prima termina questa legislatura, meglio è per tutti”, ha aggiunto l’on. Bruno, “la Regione non ha una guida e naviga a vista difendendo interessi che non sono quelli della Sardegna e dei sardi. Non ha senso neppure attendere l’approvazione della legge Finanziaria regionale, perché questa maggioranza non sarebbe in grado di presentarne una, impegnata com’è, da mesi, in un rimpasto infinito”. Alla conferenza, inizialmente convocata per illustrare la mozione del centrosinistra sulla scuola, ha partecipato anche la prima firmataria della mozione, Francesca Barracciu (PD). “La mozione che avremmo dovuto discutere oggi in aula metteva ancora una volta in evidenza la profonda crisi della scuola sarda, con 1600 posti di lavoro persi nell’ultimo anno e un taglio vergognoso al sostegno per i disabili. Ma la Giunta è impegnata a litigare, mentre l’assessore alla Pubblica Istruzione Baire prende in giro la scuole e i sardi, disattendendo tutti gli impegni presi nell’ultimo anno. Questa maggioranza”, ha concluso l’esponente del PD, “è un disastro sotto tutti i punti di vista”. “Per rendersene conto”, ha aggiunto il capogruppo dell’IDV Adriano Salis, “basta vedere quanto è accaduto ieri nel tavolo ministeriale sulla crisi del comparto agropastorale, con l’assessore regionale Prato che ha abbandonato la riunione in contrasto con le scelte del Governo nazionale. Questo provocherà una nuova recrudescenza della protesta dei pastori. Tutto questo mentre il Presidente Cappellacci è assente, in ostaggio dei partiti da oltre tre mesi. Sembra di essere tornati alla Prima Repubblica”, ha proseguito l’on. Salis, “con la conseguenza che le istituzioni sardi sono ormai debolissime. Il Presidente si presenti in aula e si dimetta, subito. È la soluzione migliore”. Dello stesso avviso anche il capogruppo dei Comunisti- La Sinistra Sarda-Rossomori, Luciano Uras: “Cappellacci e la sua Giunta sono in crisi dal primo giorno. Non è una novità. In diciotto mesi non abbiamo prodotto nulla, in Consiglio. È un indecente affronto alle migliaia di sardi che muoiono di fame. Se il Presidente si è reso conto di aver sbagliato mestiere, ne prenda atto e ponga fine alla legislatura. Ma si deve sapere”, ha concluso l’on. Uras, “che noi non siamo complici di questo sfacelo. Non è una crisi della politica, come qualcuno cerca di dire. È una crisi di questo centrodestra, incapace e incoerente. È una crisi del sistema-Berlusconi, in tutte le sue forme”.