CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Conferenza stampa dei gruppi dell’opposizione sulla bocciatura del DL 93/A

 

Cagliari, 1° luglio 2010 - Il voto contrario sul passaggio agli articoli del DL 93/A sulle modifiche al Piano Casa palesa la vera crisi che esiste all’interno del centrodestra. Una crisi sui metodi, sulle prospettive e sui programmi.
Lo hanno detto stamattina i consiglieri del centrosinistra in una conferenza stampa.
Davanti a questa situazione – ha affermato Mario Bruno, capogruppo del Pd – la maggioranza deve capire che deve cambiare rotta oppure deve trarne le conseguenze.
Mario Bruno ha assicurato che da parte della minoranza non mancheranno le proposte e la ricerca del dialogo per tentare di arginare la grave crisi che sta attraversando la Sardegna.
Vogliamo far prevalere il buon senso – ha aggiunto – e vogliamo che in aula arrivi prima di tutto la manovra di assestamento e poi che vengano affrontate le questioni legate al lavoro, alla scuola, al sociale.
Carlo Sechi (Comunisti - Sinistra sarda – Rossomori) ha detto che il cemento, per il centrodestra, è un’ossessione. La bocciatura sul passaggio agli articoli – ha proseguito – più che una vittoria, è stata una felicità manifesta per lo scampato pericolo.
Anche Carlo Sechi ha parlato di grande disponibilità a collaborare con la maggioranza per aprire un confronto su temi importanti per il futuro dell’isola.
Chicco Porcu (Pd), entrando nel merito del DL bocciato, ha affermato che il testo elaborato dalla commissione aggiungeva “cemento al cemento” e che i consiglieri regionali che hanno scelto di votare contro il passaggio agli articoli hanno avuto un “sussulto di coscienza”.
Per Mario Bruno il voto può essere interpretato sia come una contestazione sul contenuto del Disegno di legge, sia come conseguenza del clima politico generale. “In 15 mesi di legislatura – ha concluso – niente è stato fatto. Le difficoltà politiche del centrodestra certo non potranno essere superate con un semplice rimpasto. (R.R.)