CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Proposta di legge Cucca-De Francisci-Sabatini per lo sviluppo delle politiche giovanili

 

Cagliari, 5 maggio 2010 - “Una società che da spazio ai giovani è una società che guarda al futuro in modo responsabile, che investe nelle potenzialità e nelle capacità delle nuove generazioni”, per questo “è compito delle istituzioni accompagnare i giovani nel loro percorso di formazione e di acquisizione della consapevolezza piena del loro ruolo di cittadini, portatori di diritti”: nasce da queste finalità la proposta di legge depositata dal Vice presidente del Consiglio regionale, on. Giuseppe Luigi Cucca (Pd) e dai consiglieri Simona De Francisci (Pdl) e Franco Sabatini (PD) che contiene “Norme per lo sviluppo delle politiche giovanili”.
Essa si propone, attraverso il coinvolgimento degli enti locali e dei soggetti che operano in ambito socio-sanitario, educativo e nell’associazionismo, di creare le condizioni per una “governance delle politiche giovanili in grado di intercettare i bisogni provenienti dal mondo dei giovani”.
“La proposta di legge era stata già presentata nella precedente legislatura –afferma Giuseppe Luigi Cucca- ed ora è riproposta all’attenzione del Consiglio nel quadro dei rapporti di concreta collaborazione fra le forze politiche in seno alla Seconda commissione consiliare”. Come ha precisato Cucca, “si tratta di una legge importante, che guarda ai bisogni dei giovani, proprio in quanto rappresentano la parte maggiormente sensibile del tessuto sociale”.
La legge (si affianca ad analoga iniziativa legislativa del Gruppo Pd, ndr), che si compone di 14 articoli, affida alla Regione il compito di coordinare i programmi dei vari settori, dalla sanità e assistenza, alla cultura, turismo, sport e spettacolo, e di finanziare le attività programmate che saranno gestite dagli enti locali anche mediante associazioni. Sono ammesse iniziative per la promozione, organizzazione e finanziamento di studi e ricerche, oltre all’incentivazione di servizi di informazione ai giovani. La legge intende inoltre promuovere la progettazione e sperimentazione di accordi a livello regionale con istituzioni e imprese che organizzino e gestiscano iniziative o attività stabili nel settore culturale, socio educativo, sportivo, di spettacolo.
Una parte significativa è riservata alla realizzazione di programmi di incentivazione all’accesso dei giovani al mercato del lavoro che favoriscano l’incontro fra la domanda e l’offerta, in collaborazione con l’Agenzia regionale per il lavoro e i centri provinciali per l’impiego.
Compiti significativi vengono attribuiti alle Province, alle quali è riservata la funzione di programmazione territoriale ed esecuzione diretta di progetti e programmi, attraverso studi e indagini sulla realtà territoriale provinciale, la programmazione territoriale ed altre funzioni di servizio.
Ai comuni, in forma singola o associata, sono attribuite le competenze amministrative relative alla gestione dei progetti in ambito comunale.
Per l’attuazione della legge è previsto uno stanziamento annuale di 3 milioni per il triennio 2010-2012.
In questo quadro sono anche previsti accordi di programmi quadro fra Regione, enti locali e associazionismo per la realizzazione dei programmi integrati, oltre all’istituzione di Centri giovani, e la predisposizione di una Rete regionale delle politiche giovanili. A questo scopo la Consulta regionale delle politiche giovanili sarà rinnovata. La nuova Consulta dovrà essere composta di 32 componenti dei quali 24 saranno nominati su segnalazione delle province, tre dal Consiglio regionale ed uno per ciascuna delle due università sarde. Alla Consulta il compito di elaborare le linee generali per le politiche giovanili.
(lp)