CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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In commissione urbanistica l’audizione dell’assessore Asunis sul DL 93 “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 23 ottobre 2009, n. 4 (Disposizioni straordinarie per il sostegno dell’economia mediante il rilancio del settore edilizio e per la promozione di interventi e programmi di valenza strategica per lo sviluppo)

 

Cagliari, 18 febbraio 2010 - Non esistono disposizioni legislative perfette, la legge n. 4 può essere migliorata. Ma le 2000 istanze presentate fino a ora su aree non vincolate fanno capire che questa legge funziona. La mia sensazione è che le accuse che si rivolgono a questo testo arrivano dai “cultori del non fare”.
Ha risposto così l’assessore regionale all’urbanistica Gabriele Asunis, sentito stamattina dalla Quarta commissione, presieduta da Matteo Sanna (Pdl), sul DL 93 “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 23 ottobre 2009, n. 4 (Disposizioni straordinarie per il sostegno dell’economia mediante il rilancio del settore edilizio e per la promozione di interventi e programmi di valenza strategica per lo sviluppo”).
Una legge che continua a non piacere ai commissari dell’opposizione che l’hanno definita “un flop”.
L’esponente della giunta ha ricordato che la legge n. 4 è diventata operativa il primo novembre del 2009. A neanche tre mesi dalla sua applicazione – ha aggiunto Asunis – nonostante il clima di grande disagio che si è creato il bilancio è positivo. Soltanto sei comuni su 377 hanno presentato quesiti all’amministrazione regionale e sono stati molteplici gli incontri con le amministrazioni comunali. I chiarimenti richiesti più frequentemente – ha precisato Asunis – sono quelli che fanno riferimento al comma 5 dell’articolo 3 della legge n. 4 (cioè la possibilità di realizzare nuove volumetrie nell’agro. La provincia più celere nella lettura della norma è stata la provincia della Gallura. Solo il comune di Arzachena ha depositato 500 istanze, per la maggior parte riconducibili all’agro, ma questa attenzione per le zone agricole è generalizzata.
Certo – ha sottolineato l’assessore all’Urbanistica - è una legge che ha bisogno di rodaggio. E proprio per l’esigenza di mettere insieme tutte le osservazioni e le perplessità mosse dai tecnici comunali stiamo predisponendo un documento, che sarà portato all’attenzione della giunta regionale e che chiarisce ulteriormente il quadro normativo. Intanto, i commissari della Quarta commissione, che è stata convocata a domicilio, stanno predisponendo gli emendamenti al Disegno di Legge 39 che, una volta licenziato dalla commissione, passerà all’esame dell’Aula. Il documento della giunta, affronta due argomenti principali. Il primo relativo alla attività di cooperazione, posta in essere dalla Regione con il ministero per i beni e le attività culturali, successivamente all’entrata in vigore della legge regionale n. 4 del 2009, e finalizzata alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa interistituzionale, volto a regolamentare le attività pianificatorie conseguenti alla revisione del Piano paesaggistico regionale. Il secondo argomento si propone di dare certezza sia agli enti locali, sia agli operatori del settore introducendo modifiche per definire meglio alcuni aspetti della legge n. 4. (R.R.)