CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Oltre 64 mila imprese indebitate col fisco; esposizioni per 3,5 miliardi: i dati forniti alla Terza commissione dall’amministratore delegato di Equitalia Sardegna

 

Cagliari, 17 febbraio 2010 - Sono 64.184 le imprese sarde indebitate con il fisco, con l’Inps o con l’Inail. L’ammontare complessivo dell’esposizione debitoria è di 3 miliardi e 516 milioni. Le imprese fallite sono 2.354, per un importo del debito di 954 milioni. Sono alcuni dei dati che l’amministratore delegato di Equitalia Sardegna, Gianluigi Giuliano, ha illustrato oggi alla Terza Commissione, Programmazione, presieduta, da Paolo Maninchedda.
Una situazione che si è aggravata soprattutto nell’ultimo anno. Si tratta di imprese che non riescono a far fronte agli impegni nei confronti dell’erario, o dell’Inps o dei comuni. Moltissime di queste imprese, ha spiegato Giuliano, potrebbero richiedere un allungamento della rateazione per far fronte agli impegno. La Regione a sua volta potrebbe intervenire col sistema delle fidejussioni a favore delle aziende, soprattutto quelle più piccole che spesso si vedono ipotecati beni di famiglia. Come ha ricordato il rappresentante della azienda di riscossione, è partecipata interamente dall’Azienda delle entrate e dall’Inps, e provvede alla riscossione dei tributi e dei i contributi di carattere previdenziale.
Dopo aver ricordato che l’accelerazione della crisi debitoria delle aziende possa trovare una delle cause in una crisi del mercato che porta le aziende a privilegiare altri impegni finanziari a scapito degli obblighi fiscali, il rappresentante di Equitalia ha indicato fra le possibili soluzioni a sostegno delle imprese per un loro rientro nel sistema produttivo l’intervento della Regione o nell’allungamento del periodo di rateizzazione dei debiti, o col sistema delle fidejussioni. Giuliano sotto precisa richiesta ha ricordato che gli eventuali margini di manovra di Equitalia per andare incontro alle imprese così fortemente indebitate sono minimi.
Nel corso dell’audizione sono intervenuti con numerosi quesiti o richieste di chiarimento molti dei consiglieri presenti. Chicco Porcu (Pd) si è soffermato in particolare sulla natura della crisi debitoria, se essa sia cioè di carattere strutturale o emergenziale.
E’ importante inoltre riuscire a comprendere, secondo Roberto Capelli (Udc), il diverso peso di questa crisi nei vari settori, anche per poter eventualmente immaginare i rimedi.
La gravità della situazione è grave, come ha riconosciuto Franco Sabatini (Pd) ricordando che del problema dell’indebitamento ci si era fatti carico già al momento della discussione dell’ultima finanziaria.
Della possibilità che la stessa Equitalia possa in qualche misura farsi carico del problema ha parlato Pietro Pittalis (Pdl) ponendo sul tavolo la questione della diversità del carico degli interessi fra enti diversi.
Renato Lai (Pdl) ha approfondito l’aspetto della rateizzazione e dell’eventualità di interventi da parte di Equitalia sui tassi. Franco Cuccurerddu ha approfondito con richieste di chiarimenti sui possibili interventi dei comuni e sulle problematiche poste dal DURC.
Forte preoccupazione è stata sottolineata da Adriano Salis (Idv) alla constatazione che le imprese in stato di morosità sono ben 800 mila.
E Mario Diana (Pdl) si è addentrato sul livello di sofferenza della Sardegna rispetto alle altre regioni e sui possibili meccanismi di allungamento della rateizzazione del debito.
Il presidente della Commissione Paolo Maninchedda (Psd’Az) ha svolto alcune riflessioni sulle reali possibilità di governare una situazione critica anche con una iniziativa regionale.
La seduta si è svolta in forma pubblica, ed i giornalisti vi hanno assistito attraverso il circuito televisivo interno della sala stampa.
(lp)