CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Al via il processo di partecipazione democratica all’iniziativa legislativa europea: la II Commissione approva il Libro verde del Trattato di Lisbona = Silvestro Ladu: “Iniziativa che porta anche la Sardegna più vicina all’Europa”
Cagliari, 3 febbraio 2010 - Comincia a prendere forma il processo
democratico di partecipazione all’iniziativa legislativa europea a partire dalla
base della cittadinanza. Lanciato con il “Libro verde sul diritto d’iniziativa
dei cittadini europei” istituito nel recente Trattato di Lisbona dello scorso
dicembre il progetto è approdato sui tavoli delle assemblee regionali per la
definizione dei criteri di partecipazione. La Seconda commissione, Politiche
comunitarie, presieduta da Silvestro Ladu ha quindi deliberato alcune proposte
da inviare alla Commissione europea (come richiesto) per definire i criteri
della nuova partecipazione dei cittadini a tale processo legislativo europeo.
“Un atto che avvicina la Sardegna all’Europa”, ha detto Ladu. In questo modo la
nostra regione e con essa tutto il Paese possono attivamente partecipare, alla
formazione del diritto comunitario dal basso, attraverso le proposte che
emergeranno dal corpo sociale
Nella sua risoluzione, la Commissione per le Politiche comunitarie del Consiglio
ha condiviso il principio secondo cui ogni proposta normativa di emanazione dei
cittadini debba coinvolgere almeno un terzo degli stati membri europei e che le
proposte da parte di ciascuno stato membro devono essere firmate da almeno lo
0,2% della popolazione, vale a dire per l’Italia circa 500 mila abitanti.
Nella risoluzione sono anche contenuti i requisiti per la verifica delle firme
dei presentatori; mentre quanto alla forma della proposta sarebbe sufficiente e
opportuno disporre che la forma attraverso la quale dovrebbe esplicarsi
l’iniziativa legislativa dei cittadini europei non debba essere tecnicamente
complessa per gli stessi. La proposta dovrebbe indicare in maniera chiara
l’oggetto e le finalità che si intendono perseguire, senza richiedere che venga
predisposta nella forma di un vero e proprio testo redatto in articoli come
invece accade a livello nazionale e regionale.
“Soddisfazione per questo importante contributo da parte della Sardegna” è stato
espresso dal Presidente Silvestro Ladu. “La materia oggetto del Libro Verde –
sottolinea Ladu- rappresenta uno strumento di notevole importanza per rafforzare
il tessuto democratico dell’Unione europea e riveste un interesse generale e
primario per tutti i cittadini europei”.
Ladu ha anche voluto ringraziare tutti i componenti la Commissione, della
maggioranza, di opposizione. “Opposizione che -ha precisato il presidente della
Commissione- ha fornito un contributo importante e talvolta determinante”.
La risoluzione, approvata all’unanimità sarà trasmessa alla Commissione europea,
alla Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali ed al Presidente della
Regione sarda.
(lp)