CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Un tavolo Enti locali-Consiglio per trovare soluzioni alle richieste dei Comuni; dopo le tensioni conclusione positiva dell’incontro con i sindaci in Aula = La soddisfazione della presidente Claudia Lombardo
Cagliari, 25 novembre 2009 - Dopo i momenti iniziali di tensione,
di cui riferiamo in precedente comunicato, si è concluso con la soddisfazione
generale l’incontro della foltissima delegazione dei sindaci capeggiata dal
presidente dell’Anci Tore Cherchi e dal sindaco di Cagliari, Emilio Floris, e
del Consiglio regionale svoltasi nell’Aula consiliare su decisione della
presidente Claudia Lombardo.
A conclusione della discussione generale sulla Finanziaria, i rappresentanti dei
Comuni e degli enti locali si incontreranno con la Commissione Programmazione
per affrontare nel concreto i problemi sollevati relativi all’aggiornamento del
fondo unico. Questa la decisione assunta al termine della riunione.
Questa mattina non si è perso del tempo, ha detto con soddisfazione la
presidente Lombardo, anticipando che si farà promotrice per l’organizzazione di
un “tavolo” fra enti locali, Consiglio e Giunta per affrontare la questione.
Lombardo ha tuttavia espresso il dispiacere per quanto accaduto stamani a causa
forse di un difetto di comunicazione. Quanto accaduto da un’idea di
conflittualità fra istituzioni, ha ricordato che rischia di aggravare la
disaffezione nei delle istituzioni. Siamo tutti sullo stesso fronte, ha
ricordato, per affrontare le emergenze. Tutti rappresentiamo il popolo sardo. Si
è trattato di un confronto positivo.
In precedenza era intervenuto Luciano Uras (Sinistra sarda-Comunisti-Rossomori)
che ha ricordato i vari passaggi che si devono attivare per un adeguamento del
fondo unico alle amministrazioni locali. Il Patto di stabilità non è contrattato
dal Consiglio regionale, ha detto Uras, che ha sottolineato l’assenza della
Giunta regionale. Ma la responsabilità è soprattutto del Governo nazionale.
Pier Paolo Vargiu (Riformatori sardi) si è rammaricato per i toni che si sono
sentiti stamani prima della riunione in aula, perché dimostra che il rapporto
fra le istituzioni si sta deteriorando. Occorre una consapevolezza su questo
punto anche svestendosi delle rispettive casacche politiche. Ha poi illustrato
la situazione finanziaria che pone gravi problemi anche sul fondo unico.
Per Franco Cuccureddu, tutti rappresentiamo il popolo sardo. E’ stata soluzione
corretta ricevere in aula i sindaci perchè essi rappresentano il popolo sardo al
pari del consiglio regionale. Se la regione non dovesse adeguare il fondo
indistinto sarebbe drammatico. Le competenze per modificare il patto di
stabilità esistono come hanno fatto altre regioni, se non avviene è perché non
c’è la volontà.
Ha poi parlato Adriano Salis che ha ricordato che al trasferimento di competenze
devono seguire anche le risorse finanziarie. Deve essere quindi modificato il
patto di stabilità. Per questo è necessario che si possa attuare la norma
dell’aumento automatico. Il fatto è che il Governo nazionale sta tentando di
porre zeppe sull’accordo.
Infine Mario Diana per il quale non si deve essere qui per fare demagogia o
populismo. Se si facesse questo si dovrebbe allora parlare anche dei debiti di
Abbanoa e ma anche dei crediti che essa vanta, ad esempio. Certo scoprire oggi
che ci sia un collega che ha una soluzione per il patto di stabilità fa piacere:
precisi la proposta. Il fatto è che non è così. Ci possiamo sedere intorno a un
tavolo e vedere che cosa possa essere fatto per risolvere i problemi. Non si
deve fare demagogia e noi ci siamo sempre fidati dei comuni. Da qui la proposta
che, una volta terminata la discussione generale della finanziaria, si
incontrino Anci e commissione programmazione.
Infine il sindaco di Cagliari Emilio Floris che ha accolto con soddisfazione il
discorso di proseguire gli incontri col Consiglio regionale dopo la discussione
generale della finanziaria. Era l’obiettivo che ci eravamo posti.
(lp)