CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Grido d’allarme dei Riformatori: Sanità, spesa alle stelle, urgentissima la Riforma = Inviata una lettera-sollecito ai presidenti di Giunta e Consiglio, alle commissioni competenti ed ai Gruppi

 

Cagliari, 13 novembre 2009 - “Chiediamo che sui temi della sanità vi sia una accelerazione della attività riformatrice del Consiglio regionale”, lo ha dichiarato nella conferenza stampa odierna, il Capogruppo dei Riformatori, on. Pierpaolo Vargiu, che era affiancato dai consiglieri Franco Meloni e Pietrino Fois. Vargiu ha lanciato l’allarme attraverso una serie di cifre preoccupanti sullo stato della spesa sanitaria. Nel 2007 il disavanzo della sanità sarda era di 137 milioni di euro, salito poi a 168 milioni e, sulla base delle proiezioni odierne, giunto ormai alla soglia dei 200 milioni.
Tutto ciò, è stato sottolineato, a conferma delle “affermazioni del Sole 24 Ore che recentemente ha posto la Sardegna al primo posto fra le cosiddette “regioni canaglia” per quanto concerne la spesa sanitaria”.
“Per questo -ha detto Vargiu in conferenza stampa- abbiamo inviato una lettera al Presidente della Regione, al Presidente del Consiglio regionale, agli assessori regionali al Bilancio ed alla Sanità, ai presidente delle Commissioni Sanità e Programmazione, ai capigruppo delle forze della maggioranza ed al Gruppo misto in cui si sostiene l’esigenza in tempio stretti della riforma sanitaria”. Una lettera che mette in guardia dai gravi rischi che verranno a partire dal 2010 quando la spesa sanitaria sarà a totale carico della Regione.
Nel documento, oltre alle cifre riguardanti il deficit in atto fra entrate e spese del sistema salute, e dopo una non velata critica al precedente governo di centro sinistra che aveva “annunciato il pareggio di bilancio “che tanto era stato sbandierato dall’assessore Dirindin” si afferma che “i Riformatori sono fortemente preoccupati perchè al disavanzo record non sembra corrispondere un incremento della qualità delle prestazioni offerte”. E’ evidente, si sottolinea, che “è necessario mettere mano a una radicale riforma della nostra sanità”. “La norma approvata in agosto con l’articolo 12 della legge 3/2009” non può essere per altro “sostitutiva di un approccio organico in materia che può essere realizzato soltanto attraverso un testo normativo completo che la maggioranza si è impegnata a varare”.
“I Riformatori –prosegue la lettera- sin dal mese di luglio scorso hanno presentato una proposta di legge”. Si ritiene “indispensabile che la Commissione sanità riceva quanto prima l’input politico a iniziarne l’esame, con l’obiettivo di attivare il confronto di maggioranza e opposizioni che consenta al più presto l’approvazione di una nuova legge”.
“quest’anno varcheremo la soglia dei 3 miliardi di euro di spesa”, ha ricordato l’on. Franco Meloni: “e se la crescita mantiene lo steso trend al termine della legislatura arriveremo ai 4 miliardi di euro”. Dal 2010, ha ricordato Meloni la “sanità la pagheremo noi, diversamente da quanto accade nelle altre regioni, e se non cresce il Pil dovremo dirottare sulla sanità risorse che oggi sono dedicate ad altri settori”.
“Si tratta di dati sconcertanti” ha detto Pietrino Fois. Pensiamo solo che è proprio di ieri la notizia che d’ora in avanti le Regioni anche per la Sanità avranno rapporti solo con il Ministero del Tesoro e non col ministero competente per materia.
(lp)