CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Conferenza stampa del centrosinistra sul Testo Unico T.U. “Disposizioni straordinarie per il sostegno dell’economia mediante il rilancio del settore edilizio e per la promozione di interventi e programmi di valenza strategica per lo sviluppo”.
Cagliari, 15 ottobre 2009 - Un vero e proprio assalto alle coste
sarde che porterà sui litorali altri 15 milioni di metri cubi, cioè il 50% in
più di quanto costruito fino a oggi. E’ questo l’impatto che avrà sul territorio
sardo, secondo il centro sinistra, l’approvazione del Testo unificato
“Disposizioni straordinarie per il sostegno dell’economia mediante il rilancio
del settore edilizio e per la promozione di interventi e programmi di valenza
strategica per lo sviluppo”. Il T.U. arrivato alle ultime battute in Consiglio
regionale - hanno detto questo pomeriggio durante una conferenza stampa i
consiglieri regionali Mario Bruno (Pd), Luciano Uras (comunisti- la sinistra
sarda – Rossomori) e Adriano Salis (Italia dei Valori) - è un atto
programmatorio sbagliato, è indecente e creerà danni incalcolabili al territorio
sardo.
Soffermandosi sull’articolo 13, Mario Bruno capogruppo del Pd, ha detto che si
tratta di una legge nella legge. Con questo articolo si vuole modificare il PPR.
Per il centrosinistra questo non è il metodo giusto. Sarebbe stato più
opportuno, anche se più lungo, aprire una trattativa con lo Stato. Per Bruno, la
maggioranza con un inganno sta facendo credere ai sardi che il provvedimento
all’esame dell’Aula sia un piano casa mentre in realtà è un modo per mettere le
mani sulle coste sarde.
La nostra opposizione – ha affermato ancora Bruno – sarà durissima fino
all’ultimo articolo. Severo soprattutto il giudizio sull’articolo 13 che è “da
cancellare” perché non si può barattare il nostro territorio a favore di
appetiti di alcuni imprenditori.
Negativo anche il parere su come la maggioranza e la giunta stanno procedendo.
“Si porta in discussione un testo – ha detto Mario Bruno – poi si presenta un
emendamento e poi un emendamento all’emendamento, che è un’intera leggina”.
Per Luciano Uras (comunisti- la sinistra sarda – Rossomori) l’articolo 13
rappresenta il vero testo della legge. Tutti gli altri articoli erano una
cortina fumogena. Per il capogruppo dei comunisti – la sinistra sarda –
Rossomori l’espediente di presentare degli emendamenti all’ultimo momento è una
pratica per togliere la parola all’opposizione.
Adriano Salis (Idv) ha definito questa legge la peggiore legge che sarà
approvata in Sardegna. Un guazzabuglio , una legge da respingere che sta creando
distruzione anche all’interno della stessa maggioranza. E’ importante far capire
ai sardi – ha detto Adriano Salis – che l’opposizione ha fatto di tutto per
respingere questo attacco alle coste sarde. Purtroppo la maggioranza ha i numeri
per approvarla lo stesso nonostante il nostro dissenso – ha detto Salis – ma ci
impegneremo a dare ai sardi una vera legge sulla casa.
Salis ha anche chiesto alla presidente del Consiglio di fare una scelta tra il
suo ruolo di capo dell’assemblea e di quello di vice coordinatore del Pdl. “E’
evidente che la sovrapposizione delle due cariche – ha proseguito l’esponente
dell’Italia dei Valori - non la mettono nelle condizioni di dare risposte alla
minoranza”. Per Salis si tratta di un “conflitto politico” che deve essere
sciolto al più presto.
Sul doppio ruolo della presidente è intervenuto anche l’on. Mario Bruno che ha
detto che la presidente può anche avere i due incarichi, l’importante è che in
aula sia un presidente super partes e, quindi, imparziale. (R.R.)