CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Cherchi (Anci) all’Ottava Commissione: “Si al riconoscimento dell’autonomia delle regioni nel campo della scuola ma garantire a tutti un’istruzione” = Beni culturali: “Sbagliato un approccio meramente economicistico, ma valorizzare il concetto di Impresa culturale”
Cagliari, 17 settembre 2009 - Scuola e beni culturali: due temi
caldi al centro dei lavori dell’Ottava commissione, presieduta da Attilio Dedoni
(Riformatori sardi) che ha sentito in audizione il Presidente dell’ANCI,
Salvatore Cherchi. Quanto alla Scuola: “L’autonomia delle Regioni dal punto di
vista organizzativo e culturale” va difesa e “soprattutto da parte di una
Regione speciale come la Sardegna”, fatta salva la garanzia che, anche in una
logica federalistica, tutti hanno diritto all’istruzione. Il presidente
dell’Associazione dei comuni ha definito “strategico l’investimento sulla scuola
e nell’istruzione”, ed ha sottolineato il rischio che la scuola venga cancellata
in molte piccole comunità per calcoli puramente numerici. Ricordando il problema
occupativo e di perdita dei posti di lavoro, Cherchi ha detto che occorre
“affermare il principio che la scuola non deve scomparire dai territori, salvo
intervenire con flessibilità nell’organizzazione e nella gestione di tale
presenza nell’ambito dei comuni limitrofi”.
Altro capitolo quello dei beni culturali, “un tema fondamentale –ha detto il
presidente dell’Anci- che non può essere affrontato con un approccio
strettamente economicistico che non porterebbe affatto lontano”. Nell’ambito
dell’organizzazione e delle gestione dei beni culturali, ha detto Cherchi,
l’intervento del bilancio pubblico è sempre fondamentale, tuttavia esistono
spazi per una migliore gestione delle risorse. Il patrimonio dei beni culturali
e la produzione e la diffusione di cultura sono aumentati in Sardegna (Teatri,
musei, mostre). “Sono però necessari nuovi modelli di gestione che consentano di
allocare in modo più efficiente le risorse”. Al centro deve esservi, a giudizio
dell’Anci, il concetto di “Impresa culturale”, come luogo di produzione e
diffusione della cultura attraverso la promozione e la creazione di reti di
Comuni, sui quali va incardinato il sistema dei beni culturali, nell’ambito
della politica culturale definita dalla Regione.
In questo quadro Salvatore Cherchi ha approfondito le realtà derivante
dall’istituzione del Parco Geominerario, che interessa 80 comuni in Sardegna e
che può benissimo rappresentare un modello di rete con una gestione flessibile
in cui i Comuni rappresentano i “nodi”.
Sulla pluralità di soggetti che operano nell’ambito dei beni culturali si è
soffermato il presidente della Commissione, Attilio Dedoni. Una questione, ha
sottolineato, che deve trovare un giusto equilibrio. Altra questione i problemi
di gestione delle piccole strutture, generalmente cooperative, che operano
nell’ambito dei beni culturali a livello comunale.
(lp)