CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Credito in agricoltura e danni al pomodoro: l’assessore Prato in audizione in Quinta Commissione = Annunciata la visita a fine mese del Commissario europeo per l’agricoltura, Marianne Fisher Boel

 

Cagliari, 1 settembre 2009 - Il problema del credito in agricoltura e i danni causati alle coltivazioni del pomodoro dall’attacco della “tuta absoluta” (micidiale lepidottero prima sconosciuto in Sardegna) al centro dell’audizione dell’assessore all’agricoltura Andrea Prato davanti alla Quinta commissione, Agricoltura, presieduta da Mariano Contu (Pdl). Seduta che il presidente ha inizialmente dovuto sospendere per l’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri di opposizione: “Vogliamo sottolineare che è quasi sempre l’opposizione a garantire il numero legale, mentre dovrebbe essere responsabilità della maggioranza”, ha detto Antonio Solinas (Pd). Un gesto politico, non certo un fatto personale, ma che serve a rimarcare una situazione di malessere.
Alla ripresa dei lavori dopo l’arrivo di altri componenti della maggioranza, subito sul tavolo le due questioni di fondo: credito ed emergenze naturali. Sono queste nell’immediato -è emerso durante i lavori- che rendono oggi particolarmente precarie le sorti di un comparto che va perdendo ogni anno di più la propria centralità nel sistema economico. La crisi del settore è fortissima. Si accompagna alle emergenze derivanti dalle calamità naturali ed alla rigidità del sistema di accesso al credito. Tutto ciò impone urgenti interventi straordinari ma anche una nuova politica economica che non può dare risorse a tutto e a tutti.
Come ha detto l’assessore Prato, la Regione ha incrementato le risorse per l’emergenza. Ma occorre cercare soluzioni per il futuro che coinvolgano attraverso il sistema assicurativo anche gli imprenditori agricoli. Anche il sistema dei Fondi rischi è debole, è stato detto. Ciò aggrava la precarietà delle aziende. Basta un ritardo in una rata per mettere in sofferenza un’impresa. Da qui la necessità di mettere a disposizione risorse. Ma anche aprire un confronto con le banche per dare efficienza al credito a medio e lungo termine. Oltre a ciò preoccupa fortemente il comparto ovino, ha sottolineato Prato. Basta un dato: il prezzo di mercato del latte non remunera i costi di produzione. L’assessore ha anche annunciato la visita in Sardegna a fine settembre del Commissario europeo per l’agricoltura, Marianne Fisher Boel.
La crisi del pomodoro d’industria in alcuni territori dell’Isola, con particolare riferimento al Medio Campidano, è stata sollevata da Giuseppe Cuccu (Pd). Ha ricordato che il 90 per cento delle piantagioni per il pomodoro d’industria a tutto campo (le serre avevano già visto andare distrutti i raccolti) sono state colpite. Ha chiesto quali interventi la Regione intende fare per rifondere i danni subiti.
Sullo stesso tema Sisinnio Piras (Pdl) che ha sottolineato i danni del settore ma anche per quello di trasformazione. Gli imprenditori attendono aiuti anche attraverso il congelamento dei debiti.
Peplessità di Efisio Planetta sul sistema di aiuti alle imprese in difficoltà: bisogna intervenire con oculatezza a favore delle imprese che hanno futuro.
Le difficoltà non riguardano solamente le coltivazioni dele pomodoro, ha ricordato Paolo Terzo Sanna (Pdl. In passato ma anche di recente, intere coltivazioni di grano duro sono state devastate da egenti patogeni.
Luigi Lotto (Pd) ha sottolineato la centralità del settore agricolo e l’esigenza che “bisogna fare di tutto per proteggerlo e sostenerlo”.
Sul problema del credito alle imprese, Antonio Solinas (Pd) ha espresso l’esigenza di “una azione forte nei confronti della Banca tesoriera della Regione per la riapertura del credito a medio e lungo termine, cui si adeguerebbero necessariamente tutte le banche.
Dello stesso parere Claudia Zuncheddu (Comunisti - La Sinistra Sarda - Rosso Mori), “l’agricoltura è un settore fondamentale, non ci si può accontentare di salvare il salvabile”.
Nella replica l’assessore Prato ha ribadito che l’agricoltura va difesa con ogni sforzo. Senza aiuti il settore non sopravvive, come anche l’Europa e gli Usa dimostrano. Ma si deve aiutare tutto e tutti, o si deve spostare l’azione da globale e sistema finalizzato allo sviluppo? L’EU sta andando in quella direzione e così dovremmo fare noi.In questo il sistema degli aiuti va rivisto: non si può pagare solo il 20 per cento dei danni subiti dalle aziende per calamità e farlo dopo tre anni. Quanto alla “tuta absoluta” i primi segnali nello scorso anno. Forse intervenendo tempestivamente si poteva arginare il danno, ma le emergenze sono tante.
Concludendo il Presidente Mariano Contu ha sottolineato la necessità di aprire un confronto con le banche e su questo si dono impegnare Giunta e Consiglio.
(lp)