CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Conferenza stampa dei gruppi di opposizione sul “Collegato”: “Una legge omnibus che non da risposte alla grave emergenza economica”
Cagliari, 1° luglio 2009 - Una legge omnibus che non da le
risposte che si attendevano all’emergenza economica, del lavoro né sul
precariato; “Una manovra su cui la maggioranza non vuole il confronto con le
parti sociali”: questo in estrema sintesi il giudizio dei gruppi di opposizione,
compatti nel rivendicare una discussione approfondita del disegno di legge che
ha cominciato il suo iter in Terza commissione.
Nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte tutti i gruppi
di minoranza (Pd, Idv, Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori) è stata annunciata la
imminente presentazione di una mozione che chiederà la convocazione urgente del
Consiglio regionale, quale primo passo di una iniziativa politica che intende
portare ad un dibattito “serio e approfondito” sul disegno di legge contenente
disposizioni urgenti nei settori economico e socio sanitario.
Come ha esordito l’on. Mario Bruno, capogruppo PD, “Questa legge non è un
collegato in senso tecnico, non è una manovra bis, ma una norma che modifica
numerose UPB e capitoli di bilancio”; “questo disegno di legge più che collegato
–ha ironizzato con un gioco di parole Bruno- è scollegato. In sostanza secondo
Mario Bruno “non si danno risposte che si attendevano, e cosa più grave
nell’atteggiamento della maggioranza il fatto che con un voto a maggioranza in
commissione non sia stata accolta la nostra richiesta a effettuare le audizioni
delle parti sociali”. Ma l’opposizione, ha aggiunto Mario Bruno, farà ugualmente
le proprie consultazioni con le parti sociali a partire dalla prossima
settimana, per mettere a punte proposte concrete sui problemi dell’emergenza
sociale ed economica.
Per Adriano Salis (Idv) la “maggioranza, amche dopo la disponibilità manifestata
dall’opposizione con la prima manovra finanziaria dell’emergenza, risponde in
maniera arrogante: questa è una manovra finanziaria a tutti gli effetti e come
tale si sarebbe dovuta affrontare in commissione”.
“Un disegno di legge marziano –è stata la definizione data da Luciano Uras
(Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori)- che pare arrivare dalla galassia su un
pianeta sconosciuto: infatti di tutti i gravi problemi reali della Sardegna, non
ne prende neanche uno in considerazione”. Niente su emergenza economica,
precariato nel mondo del lavoro, disoccupazione. “Una legge disordinata che si
vorrebbe affrontare in modo disordinato con sedute congiunte su singole parti
della normativa”.
Di certo, ha affermato Chicco Porcu (PD), “i mutui vengono aumentati del 70 per
cento, i residui passivi non vengono cancellati ma aumentano considerevolmente,
si prevedono 40 interventi diversi in sette settori socio economici: una vera e
propria legge-bancomat”.
Come ha sostenuto Francesca Barracciu (PD), “si tratta di una manovra
finanziaria che doveva affrontare quegli argomenti non toccati dalla precedente
finanziaria d’emergenza”. Questa. Secondo Barracciu, “è un miscuglio di norme di
cui non si capisce né l’inizio né la fine, e su cui si sarebbero dovute
ascoltare le parti sociali: è una manovra inadeguata”.
“Oggi presenteremo una mozione con richiesta di convocazione urgente del
Consiglio”, ha sottolineato Giampaolo Diana (PD). “E’ evidente, ha detto, che
non si vuole un confronto vero con le parti sociali”, nonostante la situazione
economia gravissima, in cui la Cassa integrazione è cresciuta in questi mesi del
500 per cento e sono molte centinaia le imprese in difficoltà che chiedono
risposte.
(lp)