CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Riforma dello Statuto - Proposta di legge del Psd’Az per l’istituzione di una Assemblea costituente

 

Cagliari, 16 giugno 2009 - Proposta di legge del Gruppo sardista per l’istituzione di un’“Assemblea costituente del popolo sardo” che elabori una riforma dello Statuto da sottoporre al Consiglio regionale per l’approvazione finale e la trasmissione al Parlamento per la “doppia lettura”. E’ stata presentata con una conferenza stampa dai consiglieri Giacomo Sanna, Efisio Planetta e Paolo Luigi Dessì.
Secondo la proposta, l’Assemblea dovrebbe essere composta da 45 delegati che dovranno elaborare una bozza di nuovo Statuto secondo alcuni principi indicati dalla legge illustrata oggi. Fra questi, il nuovo Statuto dovrà contemplare “potestà legislative anche in deroga alle competenze riservate allo Stato”, inoltre lo Statuto dovrà configurare deve determinare una forma di governo che coniughi la stabilità e la rappresentanza, la riaffermazione la necessità di valorizzare il Piano di Rinascita.
Quanto all’elezione si precisa che questa avviene in unico turno, e il territorio regionale è suddiviso in circoscrizioni pari al numero delle province.
Come ha sottolineato Giacomo Sanna, “questa proposta di legge testimonia che non si stanno cercando primogeniture”. “Infatti l’istituzione della Assemblea costituente non emargina le prerogative del Consiglio al quale sarà invece consegnata la proposta di nuovo Statuto per l’ulteriore discussione e approvazione”. L’Assemblea costituente, è stato precisato, darebbe maggiore forza proprio al Ruolo deliberativo del Consiglio. “Terminare anche questa legislatura senza riuscire, dopo ben 60 anni, a riformare lo Statuto, come è accaduto nella precedente, sarebbe un fatto grave”.
Per Efisio Planetta, il vero antagonista della Sardegna, finora, “è stato lo Stato che ha sempre tenuto nel cassetto tutte le proposte di riforma presentate dalle regioni”.
Secondo i proponenti, l’auspicio è che la proposta di legge possa quanto prima essere esaminata dalla prima commissione con il massimo spirito unitario per accelerarne i tempi di presentazione all’Aula.
(lp)