CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Il passaggio del personale sanitario nella sanità regionale al centro dell’audizione in Seconda commissione dell’assessore Liori. Un reparto di medicina penitenziaria al Santissima Trinità di Is Mirrionis.

 

Cagliari, 21 aprile 2009 - C’è molta tensione nelle carceri ed uno dei problemi irrisolti che sono emersi nel corso delle audizioni in Seconda commissione (Diritti civili, presidente l’on. Ladu) delle organizzazioni sindacali degli agenti di custodia, dei rappresentanti dei direttori e del provveditore Massidda, riguarda l’assistenza penitenziaria dei detenuti, che ora dovrebbe passare in capo alla Regione.
Sull’argomento la Commissione ha sentito, in audizione, l’assessore della Sanità, Antonello Liori.
Il problema è abbastanza complesso e non riguarda solo la qualità dell’assistenza da fornire ai detenuti, ma la professionalità del personale sanitario (medici, infermieri, psicologici e altre figure), che va salvaguardata.
Le Regioni ordinarie si sono adeguate, quelle speciali, “per alcune inadempienze”, non hanno definito la questione. Avranno comunque tempo, per farli, sino al 31 dicembre del 2009. Il passaggio delle competenze dal Ministero di grazia e giustizia alla Regione sarà comunque disciplinato da una commissione paritetica, la cui nomina non è stata ancora perfezionata, che dovrà scrivere le norme di attuazione sul passaggio, appunto, delle competenze.
L’assessore Liori ha garantito che entro l’anno saranno conclude le procedure. La Regione chiederà le risorse finanziarie per svolgere questa competenza, che spesso non riguarda detenuti sardi.
Quanto al personale che fornisce assistenza, va inquadrato in modo che possa continuare l’esercizio della professione mantenendo grado e ruolo. Si tratta di un buon numero di professionisti che svolgono “per passione e non per fini di lucro” questo lavoro.
Le organizzazioni sindacali degli agenti di custodia hanno sollecitato l’apertura del reparti di medicina penitenziaria al SS.Trinità di Is Mirrionis. È l’unico previsto in Sardegna e dovrebbe ricevere malati che hanno bisogno di cure particolari. Si risolverebbe così uno dei problemi delle guardie cacerarie, impiegate in turni di vigilanza dei malati quando, per esigenze di salute, vengono trasferiti in un qualunque reparto ospedaliero. Un reparto attrezzato permetterebbe, infatti, di destinare un numero ridotto di agenti di custodia evitando di impoverire ulteriormente gli organici, che lamentano il disagio di turni di lavoro stressanti, di ferie e riposi sospesi per la cronica penuria di risorse umane.
Anche in questo caso l’assessore Liori ha assicurato il proprio intervento per la rapida apertura del reparto. (adel)