CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURAPROPOSTA DI LEGGE N. 273
presentata dai Consiglieri regionali
PIRASTU - GRANARA - LICANDRO - MILIA
il 19 novembre 2001
Trasformazione dell'Osservatorio industriale della Sardegna in Osservatorio economico regionale
RELAZIONE DEI PROPONENTI
Nel quadro delle politiche finalizzate allo sviluppo economico è necessario potenziare le iniziative di sostegno all'impresa per favorirne la crescita. Il sostegno all'impresa è infatti la strada fondamentale per stimolare una ripresa economica non effimera ma capace di produrre nuove e concrete opportunità di lavoro valide nel tempo. All'interno di questo tipo di scelta è poi necessario scoraggiare il ricorso a tentazioni assistenzialistiche per fornire invece all'impresa strumenti e servizi efficienti che la aiutino a camminare con le proprie gambe e a misurarsi con il mercato.
Nasce in questo ambito di considerazioni la proposta di dare vita ad un Osservatorio economico regionale che, oltre naturalmente a svolgere funzioni di supporto alle istituzioni pubbliche, sappia proporsi come centro di diffusione verso l'impresa privata di dati economici attendibili ed aggiornati. Infatti l'informazione economica - informazione sui soggetti che operano nel mercato, sulle caratteristiche dei diversi settori, sull'andamento dell'import/export della Sardegna, sulle opportunità derivanti dalle leggi di incentivazione ecc.- tende ad assumere un'importanza sempre crescente in relazione all'ampiezza del mercato ed alla velocità con la quale si muovono nel mercato stesso i diversi fattori.
La competitività di un'impresa dipende dunque anche dalla possibilità di disporre con facilità d'accesso ad una gamma ampia di informazioni e dalla "normalità" con la quale le proprie decisioni - siano esse commerciali o produttive - possano venire assunte con il supporto costante di conoscenze adeguate. Qualsiasi operatore privato che debba avviare una nuova iniziativa economica o che voglia diversificare o semplicemente allargare la propria attività sa quanto è difficile avere cognizione precisa dei soggetti che operano nel segmento di mercato di riferimento, siano essi competitori o possibili clienti e/o fornitori di beni e servizi; quanto dispendioso in tempo e, spesso, in denaro, sia avere notizie attendibili sulle tendenze di particolari settori merceologici. Ma queste considerazioni valgono anche per tutti coloro che, pur non intraprendendo in prima persona, agiscono in relazione alla attività economica: dagli istituti di credito ai consulenti d'impresa, dalle associazioni economiche di categoria alla stessa pubblica amministrazione che, attraverso i nuovi terreni di impegno degli enti locali con la programmazione negoziata, hanno l'urgenza di compiere un salto di capacità culturale nella conoscenza puntuale dei processi economici concreti dei rispettivi territori e, quantomeno, dell'intera isola. La Regione Sarda in primo luogo deve rafforzare la propria capacità di conoscenza dei fenomeni socioeconomici per migliorare la propria attività di programmazione e di monitoraggio dell'uso delle risorse pubbliche: da questo punto di vista l'istituzione di un Osservatorio economico dovrebbe essere un primo passo nella direzione di un miglioramento generale delle funzioni statistiche della Regione.
Non è pensabile che il complesso di conoscenze necessario per agevolare i processi economici e l'attività degli operatori possa essere organizzato senza l'impegno della parte pubblica. Ecco perché è utile, attraverso una apposita iniziativa legislativa, dare vita ad un organismo capace di assolvere a questi compiti: un organismo che abbia un forte profilo tecnico specialistico e che fornisca servizi informativi al privato con la stessa solerzia con la quale svolge la funzione di supporto tecnico all'amministrazione regionale. Peraltro non è ragionevole pensare di moltiplicare gli organismi di derivazione regionale. In questo senso la proposta di legge punta a razionalizzare la situazione evitando la diseconomia di un organismo ex novo, ma favorendo il riorientamento di un organismo di derivazione pubblica quale l'Osservatorio industriale: la proposta punta a modificarne la missione trasformandolo da organo settoriale ad organo di carattere generale e accentuandone il carattere di servizio all'impresa pur nel mantenimento di funzioni di supporto alle decisioni regionali.
L'esperienza fin qui maturata dall'Osservatorio industriale dovrebbe dunque diventare la piattaforma di partenza dell'Osservatorio economico regionale. Con almeno due significative sottolineature: la prima è che, per accentuare la propria funzione di organismo al servizio degli operatori economici, l'Osservatorio economico regionale dovrà trarre almeno il 30 per cento delle risorse finanziarie necessarie alla sua vita dallo svolgimento di una attività privata; la seconda è che, pur mutuando dall'Osservatorio industriale un assetto sociale snello ed operativo (attualmente l'Osservatorio industriale è una società a responsabilità limitata a capitale SFIRS, APISARDA e CONFINDUSTRIA), il nuovo organismo dovrà favorire un rapporto stabile con le associazioni economiche di rilevanza regionale che non dovessero far parte della compagine societaria.
TESTO DEL PROPONENTE
TESTO DELLA COMMISSIONE
Art. 1
Oggetto1. Per raccogliere, analizzare e diffondere i dati relativi ai diversi comparti dell'economia della Sardegna, è istituito l'Osservatorio economico regionale.
2. L'Osservatorio industriale, istituito ai sensi del comma 8 dell'articolo 2 della legge regionale 20 giugno 1989, n. 44 (Provvedimenti a favore delle piccole e medie imprese industriali), trasferisce beni e personale all'Osservatorio economico regionale.
3. Il comma 8 dell'articolo 2 della legge regionale n. 44 del 1989 è abrogato.
Art. 2
Compiti dell'Osservatorio1. L'Osservatorio economico regionale è un organo tecnico della Regione che:
a) organizza ed elabora, avvalendosi delle più aggiornate procedure informatiche, tutti i dati disponibili sulle imprese operanti in Sardegna e tutti gli altri elementi utili a rappresentare le dinamiche economiche dell'Isola;
b) presenta annualmente rapporti sull'andamento dei vari settori dell'industria manifatturiera, dell'artigianato, dei servizi, del commercio, del turismo;
c) collabora, nell'ambito delle sue funzioni, alle elaborazioni statistiche della Regione.
2. Nello svolgimento dell'attività di trattamento dei dati, l'Osservatorio economico regionale svolge una funzione di pubblico interesse.
3. L'Osservatorio economico regionale svolge, nell'ambito delle sue competenze, le funzioni dell'Ufficio Statistico regionale previsto dal decreto legislativo 6 settembre 1989, n. 322.
Art. 3
Diffusione dei risultati1. L'Osservatorio economico regionale svolge una attività ordinaria di diffusione dei risultati delle proprie ricerche.
2. Può altresì comunicare i propri dati - sia in forma disaggregata, sia attraverso l'elaborazione di rapporti - a tutti gli operatori pubblici e privati che ne facciano specifica richiesta, concordando con loro contenuti e costi.
Art. 4
Attività per conto della Regione1. Per conto dell'Amministrazione regionale l'Osservatorio economico regionale, oltre alle attività ordinarie connesse alla raccolta dei dati sulle imprese, sui relativi bilanci, sulle importazioni ed esportazioni della Sardegna, e alla realizzazione dell'Annuario statistico, raccoglie da tutte le fonti disponibili i dati relativi all'andamento delle leggi regionali, nazionali e comunitarie di sostegno all'impresa e li organizza, attraverso gli opportuni incroci, per assicurare il monitoraggio dell'andamento delle diverse leggi.
Art. 5
Programmazione e partecipazione regionale1. L'Osservatorio economico regionale opera sulla base di programmi annuali approvati dalla Giunta regionale su proposta dell'Assessore dell'industria e dell'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. La Giunta regionale nomina gli organi amministrativi e approva lo Statuto sociale e le sue modifiche.
2. La Regione partecipa nella misura non inferiore al 51 per cento al capitale sociale dell'Osservatorio economico regionale.
3. L'Osservatorio economico regionale è sottoposto alla vigilanza dell'Assessore dell'industria.
Art. 6
Forma sociale1. L'Osservatorio economico regionale mutua dall'Osservatorio industriale la forma della società a responsabilità limitata, al fine di favorire un assetto ed una gestione pubblico-privata.
2. Gli eventuali utili derivanti dalla sua attività, ivi compresi i trasferimenti, vanno ad alimentare il fondo investimenti.
Art. 7
Norma finanziaria1. Le spese per l'attuazione della presente legge sono valutate in lire 3.000.000.000 annue.
2. Nel bilancio pluriennale della Regione per gli anni 2001-2003 sono apportate le seguenti modifiche:
In aumento
09 - INDUSTRIA
Cap. 09008 - (D.V.) -
Contributo all'Osservatorio economico regionale per il perseguimento delle finalità istituzionali (art. 18, L.R. 8 marzo 1997, n. 8 e art. 28, comma 6, L.R. 15 aprile 1998, n. 11)
2001
lire 1.200.000.000
2002
lire 1.200.000.000
2003
lire 1.200.000.000
In diminuzione
03 - PROGRAMMAZIONE
Cap. 03016 -
Fondo speciale per fronteggiare spese correnti dipendenti da nuove disposizioni legislative (art. 30, L.R. 5 maggio 1983, n. 11, art. 3, L.R. 24 aprile 2001, n. 6 e artt. 36 e 41, L.R. 24 aprile 2001, n. 7)
2001
lire 1.200.000.000
2002
lire 1.200.000.000
2003
lire 1.200.000.000
E' ridotta di pari importo la riserva di cui al punto 1 della tabella A allegata alla legge regionale 24 aprile 2001, n. 6.